4 Luglio il Consiglio Provinciale di Firenze voterà la Mozione presentata da Rifondazione Comunista per l’annullamento dal nuovo Piano Interprovinciale dei Rifiuti dell’inceneritore di Testi: Appello alla Partecipazione
Lunedì 4 luglio verrà discusso in Consiglio Provinciale la Mozione presentata dal Gruppo di Rifondazione Comunista in merito all’ annullamento dal nuovo Piano Interprovinciale dei Rifiuti dell’inceneritore di Testi (Greve in Chianti) e l’avvio di nuove pratiche alternative alla combustione di riduzione, differenziazione, recupero/riuso/riciclo rifiuti, sistema ‘porta a porta’.
Si tratta di un’occasione importante e di una discussione attesa e richiesta da più parti anche perché la realizzazione dell’inceneritore di Testi andrebbe ad aggravare un’area già caratterizzata da forti criticità sotto il profilo ambientale e sanitario per la presenza del cementificio Sacci ( che utilizza per la propria attività combustibile fossile e CDR con pesanti ricadute di inquinanti nell’area ) dell’impianto di gassificazione, dell’impianto di betonaggio senza considerare che alle Sibille ( dove fino al 1984 è stato attivo un inceneritore la cui area è ancora del tutto da bonificare ) è presente un impianto per il trattamento di Rifiuti Solidi Urbani.
Questa mozione si fonda sul fatto che il Sindaco del Comune di Greve in Chianti costretto da un ampio schieramento di cittadini e forze politiche ha annunciato la richiesta di moratoria per 5 anni dell’inceneritore a Testi. Un fatto rilevante anche se a tutt’oggi tale affermazione non è supportata da nessun atto deliberativo né della Giunta né del Consiglio Comunale di Greve.
Rifondazione Comunista ha più volte sostenuto la necessità di riscrivere il Piano provinciale dei Rifiuti abbandonando il binomio inceneritori-discariche, annullando la realizzazione della discarica a Le Borra (Figline Valdarno), dell’inceneritore a Testi (Greve in Chianti) e il blocco dell’inceneritore di Selvapiana (Rufina), più quello previsto a Case Passerini.
Le reazioni autoritarie e smodate del Partito Democratico unite alle ambiguità di SEL che detiene la delega di Governo del Piano Provinciale dei rifiuti ci hanno convito della necessità di fare chiarezza e di richiedere nei fatti un complessivo ripensamento della gestione del ciclo dei rifiuti incentrata prevalentemente sulla combustione, la quale rischia di compromettere in modo irreversibile il nostro futuro accentuando la crisi ecologica, climatica e ambientale e la stessa salute dei cittadini.
Invitiamo pertanto comitati associazioni cittadini a partecipare al Consiglio Provinciale del prossimo 4 Luglio dove il centro sinistra avrà l’occasione per ripensare alle proprie scelte .
Firenze lì 29 giugno 2011
Andrea Calò capogruppo Rifondazione Comunista Provincia di Firenze
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