giovedì 30 giugno 2011

La lotta della FIOM continua

DALLA RETE 28 APRILE :


IL Direttivo della Cgil si è concluso senza un voto perché la
segretaria generale ha ritenuto di non chiederlo. In ogni caso l’area
programmatica, attraverso una dichiarazione di Gianni Rinaldini, ha
formalizzato la posizione di non concedere alcun mandato a concludere
il negoziato.
Nel corso del dibattito sia gli interventi dell’area programmatica,
sia il segretario generale della Fiom, seppure con diverse
argomentazioni e accenti, hanno espresso contrarietà all’accordo che
si sta delineando.
La situazione paradossale è che tutta la discussione è avvenuta in
assenza di qualsiasi testo, ma solo sulla base di spiegazioni verbali.
Considerando che, in particolare sulle regole, anche le virgole
contano, si è avanzata la richiesta di un metodo più democratico di
confronto e di poter discutere sulla base della carta scritta e non
delle valutazioni e dei giudizi. In ogni caso già dai giudizi espressi
l’accordo possibile si presenta come profondamente negativo.
Appuntamento per l’Area il 13 luglio a Roma.

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29.6.11 - Susanna Camusso deve dimettersi: la firma dalla Cgil va
ritirata dall’accordo
Mercoledì 29 Giugno 2011 09:21
Share inShare.0SocButtons plugindi Giorgio Cremaschi. L’accordo
sottoscritto anche dalla Cgil è un accordo liberticida, che viola le
libertà sindacali e contrattuali dei lavoratori e che apre la via allo
smantellamento del contratto nazionale. L’accordo prevede la più ampia
derogabilità al contratto nazionale, ipocritamente chiamata “intese
modificative”. Inoltre stabilisce un mostruoso principio per cui se la
maggioranza delle Rsu approva un accordo, la minoranza non si può
opporre, naturalmente senza che i lavoratori abbiano mai votato. Lo
stesso naturalmente vale per il contratto nazionale. (...)
Quest’accordo accoglie le richieste della Fiat sulla limitazione del
diritto di sciopero e sull’obbligo di applicare gli accordi
peggiorativi senza contestazioni sindacali. Se fosse stato in vigore
un anno fa la Fiom non avrebbe potuto opporsi agli accordi di
Pomigliano e agli altri accordi Fiat. Giustamente Tremonti e Sacconi
esaltano questo accordo, perché corrisponde totalmente alle loro
scelte e alla loro filosofia economica e sociale. Per la Cgil è un
cedimento gravissimo, che viola lo spirito e le norme dello Statuto.
Per questo ritengo che la segretaria generale della Cgil, Susanna
Camusso, debba dimettersi, per aver mancato ai suoi doveri di
rappresentanza dell’organizzazione. La firma a questo accordo da parte
della Cgil va ritirata e dobbiamo tutti mobilitarci per ottenere
questo risultato.
29 giugno 2011


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Fiom contesta l'intesa sui contratti
"Cgil ha ceduto, votino i lavoratori"Il segretario generale dei
metalmeccanici, Landini, critica l'accordo siglato dai confederali e
da Confindustria: "Non ci piace, non andrebbe firmato e chiediamo che
i lavoratori o almeno gli iscritti si pronuncino". La Camusso: "Ne
discuteremo, ma ci sono interpretazioni false o imprecise"
Maurizio Landini e Susanna Camusso
ROMA - La Fiom non accetta l'intesa sui contratti e la rappresentanza
siglata ieri sera 1 da Confindustria e dai sindacati confederali, Cgil
compresa, e chiede che i lavoratori siano chiamati al voto. "Non siamo
d'accordo e chiediamo che ci sia un pronunciamento dei lavoratori o
almeno degli iscritti. A loro diremo che questo accordo non ci piace e
non andrebbe firmato - ha detto il segretario generale
dell'organizzazione dei metalmeccanici Cgil, Maurizio Landini - Lo
consideriamo un accordo in cui la Cgil arretra le sue posizioni e cede
su dei punti non cedibili". L'intesa è la prima sottoscritta anche dal
maggiore sindacato italiano dopo due anni di accordi separati.

"In particolare - ha aggiunto Landini - sul fatto che manca il voto
dei lavoratori per approvare gli accordi e sul fatto che si apre alla
derogabilità del contratto nazionale attraverso accordi aziendali, tra
l'altro decisi non dai lavoratori ma dalla maggioranza delle rsu o
addirittura delle rsa". Il leader dei metalmeccanici della Cgil
considera "pericolosa anche l'apertura sulle tregue sindacali, perché
condiziona e vincola tutti. In tutto questo non è mai previsto il voto
dei lavoratori: questo è un punto negativo dell'accordo".

"Non ho alcuna intenzione, finché sono segretario generale della Fiom,
di non applicare lo statuto della Cgil e della Fiom", ha assicurato
Landini ricordando che "lo statuto della
Cgil prevede che gli accordi siano anche validati dai lavoratori.
Nello statuto della Fiom, approvato dalla Cgil, noi abbiamo l'obbligo
di sottoporre a referendum le piattaforme e gli accordi".

La discussione all'interno del sindacato sarà più ampiamente
affrontata domani, al comitato centrale della Fiom: "Pensiamo che in
quella sede saranno valutate e previste tutte le decisioni
necessarie", ha concluso il segretario generale della Fiom.

Al dissenso della Fiom risponde subito Susanna Camusso: "Nei giudizi
che arrivano dalla Fiom ci sono affermazioni false e alcune
imprecisioni". Il segretario della Cgil porta ad esempio il fatto che
si dica che "Rsu e le Rsa sono la stessa cosa, è falso. Spero che una
lettura accurata - aggiunge - permettono di superarle". Detto ciò
resta "legittimo che ci siano opinioni diverse". A chi le chiede se di
fronte a nuovi strappi della Fiom si possa arrivare al
commissariamento della categoria, Camusso taglia corto: "non esiste in
natura", visto che lo statuto della Cgil ne prevede la possibilità in
presenza di "comportamenti non consoni, non per dissenso politico".

Replicando poi a Giorgio Cremaschi, che ne chiede le dimissioni,
Camusso è dura: "non uso la categoria del tradimento. Abbiamo percorsi
democratici definiti, il suo è il più antidemocratico dei
comportamenti possibili". Più in generale rispetto alle critiche la
leader di Corso d'Italia sottolinea che con l'accordo unitario siglato
ieri "siamo nelle condizioni di poter dire che abbiamo delle regole
per poter esercitare la democrazia tra i lavoratori. Questo smentisce
chi dice che non c'è democrazia, che non c'è rapporto con i
lavoratori. La democrazia c'è, dopo due anni di difficoltà".

(29 giugno 2011

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