Riduzione del 6% del personale Ata. Tagliati 737 posti lavoro sulla scuola in toscana. Presentato il piano per l’adeguamento, servono 83 milioni di euro per gli edifici scolastici a Firenze. Rifondazione Comunista nell’esprimere la solidarietà al personale ATA chiede alla provincia di Firenze di contrastare precarizzazione e licenziamenti di massa. Domanda di attualità art. 39 del Regolamento del Consiglio Provinciale.
E’ di ieri 22 giugno il tavolo all’ufficio scolastico regionale con Regione, Anci, Upi e Uncem in cui viene ribadito che la politica del governo in materia d’istruzione mette a rischio il diritto alla scuola pubblica e all’istruzione. Si tratta di ulteriori tagli che vanno a incidere su un organico già adesso insufficiente. Questa volta sul piatto c’è la riduzione del 6% del personale Ata in Toscana, per un totale di 737 unità , 584 dei quali bidelli, lavoratori necessari nell’apertura degli istituti scolastici, infatti il rischio è che già da settembre qualche edificio possa rimanere chiuso.
La vicepresidente della Regione rilancia l’allarme: «Per il terzo anno consecutivo ci troviamo a far fronte a tagli consistenti del personale da parte del governo - Siamo seriamente preoccupati per l’apertura del prossimo anno scolastico, si continua a non tenere conto delle esigenze reali delle scuole che sono ben note a Comuni, Province e Regioni».
La Provincia di Firenze, così come più volte è stato richiesto dal PRC, ha reso pubblico un piano di interventi di edilizia scolastica entro l’estate, per una spesa di 575mila euro più altri 150mila euro per traslochi e pulizie. Si tratta di spese strettamente necessarie a provvedimenti funzionali per la manutenzione e messa in sicurezza tra cui ( ad es. recupero delle facciate, adeguamenti anti-incendio, antisismici e igienico-sanitari ecc) .
Gli scriventi Consiglieri Provinciali nell’esprimere la propria solidarietà ai lavoratori del personale della scuola pubblica e nel ribadire il proprio impegno politico e istituzionale a sostegno del mantenimento dei livelli occupazionali, chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sulla vicenda dei 737 posti di lavoro soppressi sulla scuola in toscana quanti sono i posti tagliati dal Personale Ata tra i lavoratori nella provincia di Firenze (nei settori della pulizia, sorveglianza e attività affini) e che rischiano di perdere il lavoro a partire dal prossimo settembre. Quali sono le iniziative che l’Amministrazione Provinciale intende adottare nell’ambito delle proprie prerogative per impedire i licenziamenti di massa dei bidelli, la ricaduta che questi tagli avranno sui servizi offerti agli alunni e docenti. Se sono previsti sostegni al salario e ai redditi di questa tipologia di lavoratori.
Andrea Calò Lorenzo Verdi
Rifondazione Comunista
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