Per la seconda volta nella storia del Primo maggio torinese la polizia è intervenuta pesantemente all'interno del corteo per reprimere chi legittimamente contestava. La prima volta avvenne nel 1990 attaccando lo spezzone di DP che portava un enorme pupazzo di gomma piuma del presidente Cossiga, quello della Gladio. E' una intromissione inaccettabile che la polizia intervenga nel corteo pestando a destra e a manca. Come diceva il Presidente Pertini: libero fischio in libero stato. La difesa della Costituzione e dei diritti del lavoro passa oggi anche per la libertà di manifestare il dissenso. Alle classi dominanti piacciono masse deluse o giullari insultanti ma temono l'azione diretta, la costruzione di una soggettività di massa che dica basta non solo a parole alla devastazione sociale che stanno facendo. Dobbiamo costruire la Val di Susa in ogni città e in ogni territorio!
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