sabato 4 giugno 2011

IL 12 e 13 GIUGNO ANDIAMO A VOTARE IL REFERENDUM PER L'ACQUA BENE COMUNE E VOTIAMO SÌ

IL 12 e 13 GIUGNO
ANDIAMO A VOTARE IL REFERENDUM PER L'ACQUA BENE COMUNE
E VOTIAMO SÌ

L'acqua deve essere pubblica:

Perché l'acqua non è una merce. È un bene comune e un diritto fondamentale inalienabile, anche l'ONU lo ha riconosciuto, e speculare sull'acqua è incivile

Perché le uniche ragioni a favore della privatizzazione sono legate agli interessi economici di chi vuole ricavare profitti dall'uso di un bene necessario a tutti e alla vita

Perché noi siamo fatti al settanta per cento di acqua e senza acqua si muore, e per questo almeno 50 litri di acqua al giorno dovrebbero essere gratuiti per tutti

Perché se l'acqua è di tutti, tutta la comunità ne avrà cura, attraverso un modello di gestione democratico e partecipativo

Perché se invece l'acqua sarà di pochi, diventerà solo un business colossale di otto milionio di euro nei prossimi dieci anni e nessuno se ne prenderà curà

Perché la rete e gli impianti idrici li hanno pagati i cittadini e le cittadine con la fiscalità generale e invece ora dovrebbero guadagnarci solo i privati.

Perché le società private aumentano le tariffe a piacimento, in modo da guadagnare di più, e in Italia ci sono casi dove le bollette sono aumentate del 400 per cento con la privatizzazione.

Perché i privati non sono più efficienti, in dieci anni di privatizzazione le tariffe sono aumentate in media del 60% mentre gli investimenti si sono ridotti del 66%.

Perché dicevano che i privati avrebbero risolto il problema della dispersione di acqua nel percorso di distribuzione, e invece gli acquedotti sono rimasti un colabrodo.

Perché l'acqua è sempre più scarsa e preziosa, e darla in mano ai privati significa regalare ad essi un potere troppo grande di controllo della società

Nessun commento:

Posta un commento

ShareThis

Ultimo numero:

ViceVersa n.35

Post più popolari