giovedì 25 agosto 2011

SCIOPERO GENERALE IL 6 SETTEMBRE: NECESSARIO E GIUSTO!

SCIOPERO GENERALE IL 6 SETTEMBRE: NECESSARIO E GIUSTO!



Non solo condividiamo appieno le ragioni dello sciopero generale indetto dalla CGIL Nazionale il prossimo 6 settembre, garantendo il pieno sostegno e la mobilitazione del Partito della Rifondazione Comunista per la massima riuscita dello stesso e delle manifestazioni programmate sui territori. Non è, infatti, nella discussione parlamentare, a nostro avviso, ma solo con la lotta e la mobilitazione generale di lunga durata che si può cambiare questa manovra iniqua e antipopolare e rovesciare il Governo.

Incomprensibili sono, dunque, l’atteggiamento del Partito Democratico nazionale e le dichiarazioni del suo Segretario che invece di sostenere le ragioni dello sciopero, e mobilitare la sua organizzazione, invita a un clima di solidarietà nazionale.

Governo, Confindustria e banche vogliono far pagare la crisi economica, come il solito, ai lavoratori, ai pensionati e ai ceti popolari, attaccandone diritti e reddito.

La nostra proposta è al contrario che a pagare la crisi sia chi l’ha provocata: grandi ricchezze, rendite finanziarie, speculazioni borsistiche. Per questo chiediamo una forte iniziativa alle forze della sinistra e al centrosinistra di sostenere misure quali: introduzione della patrimoniale, tassazione delle rendite finanziarie, dura lotta all’evasione fiscale.

Inaccettabile, poi, è l’inserimento nella manovra di norme distruttive dei diritti sul lavoro come: l’attacco al contratto nazionale, l’abolizione di fatto dell’articolo 18, la legittimazione retroattiva dei contratti separati. Queste norme vanno cancellate, non solo perché ingiuste e sbagliate ma anche perché aprono, di fatto, alla demolizione della costituzione materiale di questo Paese.

Inoltre, la manovra non contiene nessun provvedimento sul rilancio degli investimenti e sullo sviluppo economico e produttivo: proponiamo, in questo senso, la ridefinizione di politiche pubbliche e di intervento dello stato in economia.

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