domenica 28 agosto 2011

F2i diventa secondo gestore nazionale del gas


26/08/2011 15:24
F2i diventa secondo gestore nazionale del gas
La partecipata di Fondazione MPS attiva nel settore industriale

F2i diventa secondo gestore nazionale del gasDi Umberto De Santis

 
SIENA. Movimenti importanti nella galassia delle partecipazioni che gravita intorno al nome Monte Paschi. Con una nota della Commissione europea, abbiamo saputo dell’autorizzazione “ai sensi del regolamento Ue sulle concentrazioni, all'acquisizione del controllo congiunto della società italiana G6 Rete Gas da parte di Fondi italiani per le Infrastrutture (F2i) e di tre fondi d'investimento gestiti indirettamente da Axa Private Equity, che fanno parte del gruppo Axa”. Il costo dell'operazione sarebbe di circa 772 milioni di euro (75% da F2i e 25% da Axa private equit). La società acquistata, G6 Rete Gas, apparteneva fino allo scorso giugno, epoca dell’affare, alla multinazionale francese Gdf Suez. Così l’azienda italiana, guidata dal presidente Ettore Gotti Tedeschi e dall’amministratore delegato Vito Gamberale, che fornisce servizi di distribuzione del gas metano e accessori ed è concessionaria per la distribuzione in 474 comuni italiani con 15mila chilometri di rete in gestione, diventa il il secondo operatore nazionale dopo Eni. gestisce il patrimonio del fondo F2i ed agisce in suo nome. Il fondo F2i investe in attività nei settori delle infrastrutture e delle reti.
Nel gruppo degli investitori spicca la presenza della Fondazione MPS, che esprime anche un consigliere, l’ex assessore per le Infrastrutture alla Regione Toscana del PD Riccardo Conti. Che assomma a questa la carica di consigliere di amministrazione di Gesac, ovvero la società che gestisce l’aeroporto di Napoli. L'operazione era stata notificata all'Ue il 18 luglio. “Esaminato l'incidenza dell'operazione sul settore del gas, constatando che l'operazione comporta limitate sovrapposizioni orizzontali tra le attività di F2i e di G6 Rete Gas nel mercato della distribuzione del gas tramite gasdotti a media e a bassa pressione in Italia e che sui mercati interessati rimarrebbe un numero sufficiente di concorrenti” assicura così la nota della Commissione, che ricorda “i servizi di distribuzione del gas in Italia sono forniti in base a concessioni accordate dai comuni. Il concessionario ha un monopolio locale per un periodo determinato di tempo, dopo il quale il comune invita a presentare offerte per la nuova concessione in base alla pertinente legislazione italiana”. Dunque “l'operazione non ostacolerà in maniera significativa una concorrenza effettiva nello Spazio economico europeo (See, che comprende i 27 Ue più Islanda. Liechtenstein e Norvegia, ndr) o in una sua parte sostanziale”. E’ dal 1989 che la Commissione Europea deve le concentrazioni e le acquisizioni alle quali partecipano imprese con un fatturato importante al fine di impedire le acquisizioni che ostacolerebbero in maniera significativa una concorrenza effettiva nel See o in una sua parte sostanziale. 
Nell’azionariato di F2i la Fondazione MPS è in buona compagnia: oltre ad altre 6 fondazioni, sono presenti Unicredit, Intesa, CdP e Merryll Linch.Fra le tante partecipazioni presenti nel portafoglio dell’azienda, ci sembra utile segnalare quella del 15,71% diAlerion Spa (società in cui MPS ha un ulteriore 6,23% alla data del 27/01/2011) che è attiva nel settore delle rinnovabili. Uno dei suoi vicepresidenti è Giuseppe Garofano, che è anche presidente di Industria e Innovazione e RcrCrystal. Giusto le aziende che con la società Coll’energia srl stanno cercando di realizzare una mega centrale elettrica a biomasse ferocemente contestata a Colle Valdelsa.

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