sabato 25 febbraio 2012

Rifiuti tossici alla Gorgona, arriva un'interrogazione parlamentare

FIRENZE, 24 FEB - Conoscere i rischi per la popolazione e l'ambiente, accertare cause e responsabilità legate all'incidente. È questo il senso dell'interrogazione a risposta scritta a Corrado Clini depositata questa mattina a Montecitorio dall'on. Fabio Evangelisti, segretario Idv Toscana, a proposito dei 198 fusti tossici scaricati in mare, a causa di una violenta tempesta, dalla nave cargo Venezia della Grimaldi Lines lo scorso 17 dicembre 2011, nell'area del Banco di Santa Lucia, ad ovest dell'Isola di Gorgona. «Quali iniziative ha messo in atto il Ministro dell'Ambiente per escludere definitivamente ogni rischio per la salute dei cittadini e dell'ambiente sulle coste livornesi?», chiede Evangelisti. «Le iniziali rassicurazioni ricevute dalle autorità nazionali e locali si sono rivelate piuttosto sommarie, sono apparse del tutto insufficienti sia per la vaghezza dei resoconti da parte delle autorità competenti sia per i ritardi nel recupero del pericoloso materiale disperso in mare, che sembra sia pari a un totale di 40 tonnellate depositate sui fondali del Tirreno, all'interno del Parco nazionale dell'arcipelago toscano, cioè nel cuore del Santuario internazionale di mammiferi marini Pelagos». «Addirittura - continua Evangelisti - dalle ultime notizie sembra che i bidoni si siano aperti, lasciando fuoriuscire il materiale tossico, di cui peraltro non si conosce ancora l'effettiva pericolosità. Per questo, noi di Italia dei Valori chiediamo che il Ministro Clini informi i cittadini su quali siano realmente le sostanze disperse in mare e su quali siano realmente i rischi per l'ambiente, per la salute dei cittadini e per la tutela delle attività ittiche della zona». «Non vorremmo, inoltre - incalza Evangelisti - che questo ennesimo incidente rimanesse impunito e pertanto sollecitiamo il Ministro ad adottare tutti i provvedimenti necessari ad accertare la dinamica e le responsabilità dell'incidente e determinare l'impatto di questo ennesimo inquinamento marino in modo da impedire che esso abbia gravi ripercussioni sull'area marina protetta».
 ANSA - ore 18:22 




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