No alle scorie nucleari in Toscana. Mozione di Sgherri e Marini. Sgherri”con norme nazionali rischio colpi di mano".
Sgherri”con le nuove norme nazionali si possono rischiare colpi di mano. La Regione agisca presso il governo per rivedere il decreto Monti in tema e confermi in tutte le sedi il no a siti del genere in Toscana.”
Firenze, 24 febbraio. No a scorie nucleari sul territorio della Toscana. Questa la ratio della mozione presentata da Monica Sgherri e Paolo Marini – rispettivamente capogruppo e consigliere regionali di “Federazione della Sinistra – Verdi”. “A suo tempo la società di gestione delle scorie nucleari Sogin – spiega Sgherri – aveva individuato alcune siti anche nella nostra regione per lo stoccaggio delle scorie, individuazione che aveva suscitato una vera e propria sollevazione di enti e comunità locali e la contrarietà della Regione Toscana; adesso il decreto Monti sulle liberalizzazioni all’articolo 24 “accelerazione delle attività di disattivazione e smantellamento dei siti nucleari” ha fra le sue finalità di rendere più facile l’autorizzazione di nuovi depositi di scorie nucleari, potendolo fare se necessario in deroga alle procedure ordinarie. E’ quindi necessario – ed è questo l’impegno a cui la mozione chiama la Giunta Regionale – attivarsi affinché che non si realizzino a livello nazionale eventuali colpi di mano che bypassino le regioni ed i territori su questa partita. Va quindi posto tutto l’impegno per la profonda revisione del decreto e delle normative collegate affinché non vi siano individuazioni di siti di stoccaggio nucleari senza il consenso delle Regioni e delle comunità locali. Inoltre, nello specifico della Toscana, la mozione chiede l’impegno ad esprimere parere negativo – parere richiesto dalle normative – da parte della Regione Toscana all’autorizzazione di siti del genere sul territorio regionale.
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