giovedì 23 febbraio 2012

Syrom ritardi pagamenti dei cassa integrati


Syrom ritardi pagamenti dei cassa integrati

12 lavoratori della ex Syrom di Vinci, da mesi non percepiscono correttamente  le spettanze della cassa integrazione straordinaria. Si tratta di una vicenda grave e sconcertante giocata sulla pelle dei lavoratori a fronte di una pesante crisi economica nella quale si trovano  senza più un salario e un lavoro. Discutibile è il comportamento assunto dall’INPS e dalla proprietà la quale non mostra un profilo di responsabilità sociale. Rifondazione Comunista nell’esprimere solidarietà ai lavoratori chiede alla Provincia di Firenze e al Circondario Empolese Valdelsa di adoperasi per rimuovere ostacoli e inadempienze procedurali  ripristinando la correttezza delle procedure e il rispetto dei diritti. Domanda di attualità art. 39 del Regolamento del Consiglio Provinciale.



La tormentata vicenda dei lavoratori della ex  Syrom di Vinci, in cassa integrazione,  sembra non finire mai. Apprendiamo che una dozzina di dipendenti non riassunti dalla Vibac che ha rilevato il vecchio stabilimento dismesso , non riescono a ricevere le spettanze derivanti dagli ammortizzatori sociali: si tratta di tre mesi di arretrati.
Una vicenda complessa e dolorosa quello dello stabilimento ex Syrom leader  a suo tempo nel settore dei nastri adesivi, travolta da difficoltà finanziarie e di natura gestionale mai fino in fondo  chiarite e conclusasi nel classico modo, con un taglio drastico occupazionale. L’impresa che subentrò alla Syrom, grazie ad una vertenza sindacale riuscì a riassorbire parte dei lavoratori altri furono collocati in cassa integrazione straordinaria. E’  sulla modalità di gestione degli strumenti di sostegno che i lavoratori insorgono poiché, nessuno né ha verificato la corretta corresponsione, in un contesto in cui c’è una forte crisi economica e i 12 lavoratori sono senza un lavoro. Danneggiati e beffati, senza più un lavoro e uno stipendio e con “…. una Cassa integrazione straordinaria a `salti' di due/tre mesi tra pagamento e
pagamento. Tutti noi abbiamo una famiglia e tutta una serie di problematiche che la mancanza di soldi non fa che aggravare
…”.  Odioso e sgradevole è il balzello delle responsabilità tra gli enti, poiché il “gioco del cerino” viene fatto sulla pelle dei lavoratori, i quali  risultano di essere sprovvisti di strumenti di tutela e sostegno.  L’INPS di Empoli che dichiara di aver espletato il bonifico e che non da alcuna spiegazione sui ritardi, la ex Syrom che rassicura i lavoratori di non rimanere più indietro con i pagamenti e i sindacati che dichiarano di aver fatto tutto quello che cera da fare.
In un contesto dove manca chiarezza,  un corretto espletamento delle procedure, rispettose dei tempi e degli stessi diritti dei lavoratori crediamo che  sia opportuno rispettare patti e intese e che l’INPS e l’Azienda ritrovino la necessaria armonia nel tempestivo pagamento degli ammortizzatori sociali.
Gli scriventi Consiglieri di Rifondazione Comunista nell’esprimere la solidarietà ai 12 lavoratori ex Syrom di Vinci, in cassa integrazione straordinaria, a fronte di palesi illegittimità compiute dagli enti nella corretta e tempestiva corresponsione delle spettanze salariali, preoccupati che tali inadempienze producano ulteriori danni ai lavoratori e alle loro famiglie chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire su quanto sta avvenendo nei continui ritardi sul   pagamenti delle casse integrazioni. Chiediamo inoltre di appurare, sul piano delle procedure e del rispetto degli accordi, il comportamento assunto dall’INPS di Empoli e della proprietà Syram. Altresì chiediamo di sapere se ci sono stati ulteriori sviluppi occupazionali per i lavoratori non riassorbiti dalla Vibac che è subentrata nella ex Syrom.
Infine chiediamo di sapere quali iniziative la Provincia di Firenze, unitamente al Circondario Empolese Valdelsa ha attivato a sostegno e tutela dei lavoratori ex Syrom e quali prospettive occupazionali possono prefigurarsi.





Andrea Calò        Lorenzo Verdi


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