Interrogazione di Sgherri “In merito alla cessione di spazi pubblicitari, nell’AUSL 12 di Viareggio, per la promozione del gioco d’azzardo.”
Viareggio, Ausl 12. Nel giorno del Carnevale un episiodio "minore" ma grave.
Firenze, 21 febbraio. Se non fosse un episodio che consideriamo grave, potrebbe essere scambiato per una boutade nel clima carnevalesco di questi giorni in Versilia” ha dichiarato Monica Sgherri, capogruppo in Consiglio Regionale di “Federazione della Sinistra-Verdi”, nel presentare una interrogazione orale urgente “In merito alla cessione di spazi pubblicitari, nell’AUSL 12 di Viareggio, per la promozione del gioco d’azzardo.” Il fatto: l’azienda AUSL 12 di Viareggio ha venduto spazi pubblicitari all’interno dei propri presidi, ad una sala per il gioco di azzardo; tale pubblicità risultava presente nei giorni di giovedì 9 e venerdì 10 febbraio nell’atrio dell’ospedale unico della Versilia collocata in pannelli posti sopra le macchine per la riscossione dei ticket sanitari. “Tutto ciò contrasta con quanto stabilito dalla Giunta Regionale Toscana che, nel 2009, licenziando le Linee di indirizzo sugli interventi di prevenzione, formazione e trattamento del Gioco d’Azzardo Patologico, rivolti alle persone con questo tipo di dipendenza e alle loro famiglie, ha destinato anche risorse economiche alle ASL territoriali; mentre nella parte delle linee di indirizzo sulla prevenzione primaria tra le azioni sono previsti quelle della diffusione di una cultura del gioco responsabile e programmi di informazione- formazione contro i danni del gioco. – ha aggiunto Sgherri – Per questo ho presentato una interrogazione urgente alla Giunta chiedendo di sapere: - se è a conoscenza di quanto avvenuto nell’AUSL 12 di Viareggio sulla cessione di spazi pubblicitari, all’interno dei presidi aziendali, che promuovono il gioco d’azzardo; - quali azioni intende intraprendere, nell’ambito delle proprie competenze, affinché tale pubblicità, nettamente in contrasto con quanto prevede la programmazione regionale in materia di prevenzione verso il gioco d’azzardo, sia rimossa; - se non ritiene opportuno ribadire alle proprie aziende sanitarie locali quanto previsto dalla programmazione regionale in questa materia, affinché episodi del genere non abbiano a ripetersi. – ha concluso Sgherri.”
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