venerdì 15 novembre 2013

Mobilitiamoci contro i fascisti

Mobilitiamoci contro i fascisti che hanno aggredito tre giovani compagni che passavano in piazza della Repubblica. I fascisti, evidentemente “caricati” dopo la presentazione di un libro alle Giubbe Rosse che non guarda il colore dei soldi e concede la sala a reazionari e razzisti.
La grave crisi che stiamo attraversando, oltre alla fascistizzazione dello Stato aiuta, alimenta e finanzia i gruppi eversivi che si sentono protetti e aprono sedi in tutta la città, perfino vicino alla polizia e, mentre si camuffano sotto forma di circoli culturali fanno passare la sub cultura razzista e xenofoba fino ad aggredire giovani identificati come comunisti.
Sono strumenti di provocazione, mazzieri e teppaglia violenta che il potere usa per scagliare contro chi lotta per i propri diritti o per terrorizzare e uccidere gli immigrati. Ricordiamo che siamo ad un mese dall’anniversario dell’uccisione di tre senegalesi e dal grave ferimento di altri da parte di un militante di casa Pound che lo stesso sindaco Renzi non vuole fare chiudere perché “tutti hanno il diritto di esprimersi”.
La lotta di Resistenza è stata combattuta a caro prezzo per liberarci dall’oppressione nazista e dai fascisti che la stessa Costituzione borghese ne vieta la riorganizzazione sotto qualsiasi forma.
Rivendichiamo l’antifascismo militante e invitiamo a tenere alto il livello di vigilanza antifascista contro ogni rigurgito che va contrastato anche nel territorio toscano, dove riteniamo l’antifascismo sia un valore profondamente radicato e non solo “cerimoniale” che contraddistingue le istituzioni.  Un antifascismo che smascheri, denunci e combatta il vecchio e il nuovo fascismo anche nella lotta contro tutti i progetti (di destra e di “sinistra”) tesi ad accentuare il carattere  autoritario dello Stato attraverso i tentativi di pacificazione nazionale funzionale a far passare il neocorporativismo, cioè quel patto tra produttori tanto caro a Confindustria e a controriformare una Costituzione verso il premierato, il presidenzialismo, il federalismo, le leggi truffa attuando in pieno il disegno P2 di Licio Gelli.
Mentre esprimiamo piena solidarietà ai compagni aggrediti e poi, dopo essere stati feriti (per uno la prognosi è di 25 giorni) fermati dalla polizia e portati in questura, riteniamo sia doveroso dare una risposta scendendo in piazza a Firenze, sabato 16 novembre.
Chiudere tutti i covi fascisti
Negare ogni spazio e agibilità politica , concedendo in affitto sedi o locali pubblici e privati,  neghiamo ai fascisti il diritto di parlare, di organizzarsi, di manifestare e di esistere.

Oggi come ieri la Resistenza continua

Comitato Comunista “Fosco Dinucci”, Firenze
comitatocomunistafirenze.altervista.org

Nessun commento:

Posta un commento

ShareThis

Ultimo numero:

ViceVersa n.35

Post più popolari