21 Gennaio: l’anniversario della fondazione del Partito Comunista d’Italia
e i suoi insegnamenti per l’oggi
Il 21 Gennaio di novantatre anni fa, a Livorno, sull’onda della Grande
Rivoluzione Socialista d’Ottobre, in un momento di crisi dell’intera società
italiana, venne fondato il Partito Comunista d’Italia (PCd’I).
Il significato fondamentale della costituzione del PCd’I fu la rottura aperta
della parte migliore della classe operaia con il riformismo e l’opportunismo,
con la degenerazione socialdemocratica dei partiti della Seconda
Internazionale e l’adesione ai principi della Terza Internazionale comunista.
Solo con quella scelta fu possibile porre le basi di un partito rivoluzionario
e di classe in Italia, che negli anni seguenti avviò la lotta per la
bolscevizzazione, per attuare in pieno la sua funzione.
L’anniversario del 21 Gennaio segna uno spartiacque nelle vicende del
movimento comunista e operaio del nostro paese e mantiene per intero la sua
importanza e la sua validità.
Anche oggi il mondo capitalista è immerso in una crisi profonda e multiforme.
In Italia è particolarmente acuta e coinvolge tutte le classi sociali. Le
conseguenze economiche e sociali dello sfacelo capitalista sono drammatiche.
Lo sfruttamento, la disoccupazione e la miseria si aggravano, la corruzione
dilaga.
All’offensiva padronale si accompagnano una crescente reazione politica e
nuove minacce di guerra imperialista.
La classe operaia e le masse popolari, che pure lottano coraggiosamente, sono
divise e frenate dai capi riformisti e opportunisti.
I vecchi partiti della sinistra borghese, riformisti e socialdemocratici, si
sono trasformati in partiti di tipo liberale, sfrenati sostenitori del barbaro
sistema capitalistico.
Assieme ai vertici e alla burocrazia sindacale formano un’ agenzia
dell’imperialismo in seno alla classe operaia e alle masse popolari. Il
revisionismo, nelle varie forme che oggi assume, ne è il complemento teorico e
politico.
Anche oggi lo smascheramento, il distacco e la rottura aperta e definitiva,
ideologica e organizzativa, dei comunisti nei confronti del riformismo e
dell’opportunismo, malanni cronici del movimento operaio, così come della
pesante eredità del revisionismo e della propensione all’economismo, al
populismo e alle altre tendenze non comuniste, si presentano come una
necessità assoluta per riprendere la via della lotta rivoluzionaria.
Una separazione da portare avanti senza equivoci e tergiversazioni, condizione
imprescindibile per una conseguente azione di classe volta a spazzare via il
moribondo ordine borghese e costruirne uno nuovo, in marcia verso il
comunismo.
Nella situazione italiana a questa condizione, se ne deve accompagnare
obbligatoriamente una seconda.
Stante l’attuale frammentazione delle forze comuniste, la ripresa e la
riorganizzazione devono necessariamente realizzarsi dentro un processo
unitario di partiti, organizzazioni e gruppi che si sono mantenuti fedeli ai
principi del marxismo-leninismo e dell’internazionalismo proletario, nel vivo
della lotta di classe.
Per dare soluzione a questo compito vitale ed urgente è stato costituito il
Comitato Nazionale di Unità Marxista-Leninista (CONUML).
Esso è una risposta alla dispersione, alla confusione ed alla debolezza
ideologica e politica del movimento comunista del nostro paese, un passo
avanti per realizzare l’unità tattica e strategica di cui abbiamo bisogno.
Nell’anniversario del 21 Gennaio facciamo nuovamente appello a tutti i
partiti, le organizzazioni e i gruppi autenticamente comunisti, ai nuclei di
operai coscienti e combattivi, ai giovani rivoluzionari, a unirsi al nostro
lavoro con slancio e determinazione.
Dobbiamo approfondire l’analisi della realtà e realizzare un intervento e
un’iniziativa politica più ampi nella classe operaia e nelle masse
lavoratrici, fra i giovani, negli strati popolari vittime della crisi
capitalistica, sostenendo e unificando le loro lotte, sviluppando la coscienza
di classe del proletariato.
Il proletariato rivoluzionario non può e non deve rassegnarsi a rimanere sotto
la direzione degli opportunisti, né sottomettersi alla teoria della
“spontaneità”. La formazione di un unico, forte e combattivo Partito comunista
marxista-leninista è il compito fondamentale e decisivo nella lotta per il
potere politico.
Oggi vi sono le condizioni favorevoli per affermare le nostre convinzioni e i
nostri propositi socialisti, perciò è ora di rompere gli indugi e assumersi
ognuno le proprie responsabilità. Uniamoci, organizziamoci e lottiamo assieme
per la rivoluzione e la società socialista!
Siamo ovviamente disponibili a partecipare, su un piano di parità, a
iniziative e manifestazioni comuniste volte a celebrare unitariamente il 93°
anniversario della fondazione del Partito Comunista d’Italia.
Gennaio 2014.
COMITATO NAZIONALE DI UNITA’ MARXISTA-LENINISTA
Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista
Piattaforma Comunista
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