mercoledì 15 gennaio 2014

Consiglio su futuro delle acciaierie di Piombino.

Consiglio su futuro delle acciaierie di Piombino. Sgherri:”segnale importante, che noi avevamo sollecitato."

"Garanzie per il mantenimento in funzione l’area a caldo e va confermata la strategicità del distretto siderurgico. Intervento pubblico indispensabile e auspicabile. Non abbassare la guardia”

Firenze, 15 gennaio. Consiglio straordinario sul futuro del polo siderurgico di Piombino. L’appuntamento di oggi – che noi abbiamo con forza sollecitato – conferma l’interresse e l’attenzione posta dal Consiglio  - così come della Giunta - su una questione centrale non solo per Piombino e la Toscana, ma per l’intero paese. Un attenzione che non è mai venuta meno nel corso dei mesi e degli anni, fin dalla scorsa legislatura, con una delegazione che tenne seduta in città. Questione primaria – a cominciare dal mantenimento in funzione dell’area a caldo, fino all’auspicato sbocco progettuale industriale (che debba prevedere, e i progetti dovranno essere attentamente valutati, anche corex e forno elettrico) - che chiede il massimo impegno, anche non escludendo interventi diretti del pubblico, perché parla del futuro di un intera area e di migliaia di lavoratori, ma anche della questione di fondo sul fatto che la siderurgia debba essere considerata settore strategico per l’Italia. Così Monica Sgherri – Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale. Gli altri paesi europei – ricorda Sgherri – hanno infatti difeso i propri settori industriali strategici e li hanno conseguentemente difesi con l’intervento pubblico; per questo l’intervento nazionale è fondamentale, che non deve intraprendere miopi strade iper mercatiste che ci facciano perdere appunto questo settore strategico. L’intervento pubblico è quindi essenziale e auspicabile. Nella consapevolezza non si tratta di settori decotti ma che, con opportune politiche di rimodulazione produttiva (si pensi alla produzione in un settore sempre più del “futuro sostenibile” come materiale e infrastrutture per il trasporto su ferro) che quindi possono avere certamente un futuro. Così come è essenziale che il governo compia ogni azione affinché per il futuro, non si arrivi non a vendite che spacchettino l’area produttiva. La situazione è certo difficile ma le soluzioni si possono provare, con la pre condizione di non diminuire l’attenzione e l’impegno, consapevoli della strategicità del comparto.

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