giovedì 2 giugno 2011

News Economico PRC Toscana -02/06/2011


NUCLEARE: SI VOTA REFERENDUM TRASFERITO SU STRATEGIA ENERGETICA

Sospensione temporanea del programma nucleare in attesa degli 'stress test' europei e definizione entro un anno della nuova strategia energetica nazionale, all'interno della quale potrebbe rientrare la costruzione di centrali atomiche. Sono queste le due misure di cui sara' chiesta l'abrogazione nel referendum del 12-13 giugno dopo che la Cassazione ha trasferito sulle nuove disposizioni del dl Omnibus i quesiti referendari sul nucleare.
In sostanza, la Suprema Corte ha stabilito che la sospensione del programma, decisa dal governo alla fine di marzo dopo la tragedia di Fukushima, non corrisponde ad una abrogazione totale del rientro dell'Italia al nucleare.
Gli elettori dovranno decidere quindi se abrogare due commi dell'articolo 5 del dl Omnibus, l'1 e l'8. Il primo comma stabilisce la sospensione del programma nucleare in attesa degli stress test e recita: ''Al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche, mediante il supporto dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione europea, non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare''.
L'altro comma dell'articolo 5 sottoposto a referendum, l'ottavo, riguarda la strategia energetica nazionale e stabilische che: '' Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto'' il Consiglio dei Ministri ''adotta la Strategia energetica nazionale''. Strategia che va definita all'interno di una serie di linee guida che non escludono la produzione nucleare, e che, anzi, privilegiano le tecnologie a minore emissione di CO2 come l'atomo.
Piu' avanti nel testo, infatti, il comma 8 dice che: ''Nella definizione della Strategia, il Consiglio dei Ministri tiene conto delle valutazioni effettuate a livello di Unione europea e a livello internazionale sulla sicurezza delle tecnologie disponibili, degli obiettivi fissati a livello di Unione europea e a livello internazionale in materia di cambiamenti climatici, delle indicazioni dell'Unione europea e degli organismi internazionali in materia di scenari energetici e ambientali''.
Ma a prescindere dalle questioni strettamente giuriche, il referendum e' essenzialmente politico, come lo fu quello fatto dopo Chernobyl. La decisione della Cassazione infatti spiana la strada ad una consultazione che anche molti fautori del nucleare considerano un ostacolo non aggirabile. Gli italiani hanno gia' detto 'no' una volta e a prescindere dalla validita' tecnica della scelta dell'atomo, non si puo' pensare di reintrodurre il nucleare in Italia senza un referendum che ribalti la scelta fatta dai cittadini nel 1987.
ASCA

LIVORNO: OPERAIO SU PILONE RAFFINERIA ENI PER PROTESTA, 'NON MI PAGANO'

Un operaio è salito oggi pomeriggio per protesta su una piattaforma di un pilone della raffineria Eni di Livorno. Secondo una prima ricostruzione è stato lui stesso a chiamare la polizia intorno alle 15,30 spiegando di non avere alcuna intenzione di scendere poiché, a detta dell'uomo (che lavorerebbe in una ditta in subappalto), non riceverebbe lo stipendio dal settembre 2009. La tensione è durata per circa un'ora, quando l'operaio ha deciso di scendere. Secondo quanto appreso l'operaio, originario di Lecce, è rimasto al telefono con il 113 per circa 40 minuti, durante i quali ha raccontato tra l'altro di avere una figlia di 5 anni. Gli operatori della questura di Livorno hanno cercato di convincerlo a scendere. Sul posto anche gli operatori del 118 e i vigili del fuoco. I soccorritori sono riusciti a far scendere l'uomo intorno alle 16,30. In questo momento l'operaio sta parlando con la polizia per chiarire la situazione. (ANSA).

Notizia del: mar 31 mag, 2011
: ISTAT, IN LIEVE CALO DISOCCUPAZIONE GIOVANILE AL 28,5%

Lieve calo della disoccupazione giovanile in Italia. Secondo i dati diffusi dall'Istat il tasso di disoccupazione giovanile ad aprile si porta al 28,5%, registrando una flessione congiunturale di 0,1 punti percentuali mentre a livello tendenziale il calo e' di 0,2 punti. ASCA

DRAGHI: MANOVRA TEMPESTIVA, STRUTTURALE. NO A TAGLI SPESA UNIFORMI

''Una riforma tempestiva, strutturale, credibile agli occhi degli investitori internazionali, orientata a favore della crescita, potrebbe anche mediante una significativa riduzione dei premi al rischio che gravano sui tassi di interesse italiani, sostanzialmente limitare gli effetti negativi sul quadro economico''. Il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi spiega cosi', nel corso dell'assemblea annuale di Bankitalia, nelle sue ultime 'Considerazioni Finali' come deve essere la manovra che il governo ha annunciato. E dice: ''Occorre un'attenta articolazione della manovra, basata su un esame di fondo del bilancio degli enti pubblici, voce per voce, commisurando gli stanziamenti obiettivi di oggi, indipendentemente dalla spesa del passato, affinando gli indicatori di efficienza dei diversi centri di servizio pubblico (uffici, scuole, ospedali, tribunali) al fine di conseguire miglioramenti capillari nell'organizzazione e nel funzionamento delle strutture, proseguendo negli sforzi gia' avviati per rendere piu' efficienti le amministrazioni pubbliche, impiegando una parte dei risparmi cosi' ottenuti in investimenti infrastrutturali''. ASCA

DRAGHI: MANOVRA, RIDURRE SPESA PRIMARIA CORRENTE DI OLTRE IL 5%

E' ''appropriato'' l'obiettivo del governo di pareggio del bilancio pubblico nel 2014'', e ''l'intenzione di anticipare a giugno la definizione della manovra correttiva per il 2013-2014''.

Lo afferma il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, nelle sue ultime ''Considerazioni Finali'' all'Assemblea annuale che si tiene a Palazzo Koch. Draghi si sofferma a lungo sul problema dei conti pubblici e spiega che ''in Italia il disavanzo pubblico prossimo quest'anno al 4% del pil e' inferiore a quello medio dell'area dell'euro. Nelle previsioni ufficiali scendera' al di sotto del 3% nel 2012.

Il debito e' tuttavia vicino al 120% del prodotto''. La spesa primaria corrente ''dovra' pero' ancora contrarsi di oltre il 5% in termini reali nel triennio 2012-2014, tornando in rapporto al pil sul livello dell'inizio dello scorso decennio''. ASCA

DRAGHI: MANOVRA, RIDURRE ALIQUOTE 'ELEVATE' SU IMPRESE E LAVORO NO TAGLI LINEARI

Vanno ridotte ''in misura significativa'' le aliquote 'elevate' su Imprese e lavoro e inoltre vanno destinate alla riduzione del peso fiscale le somme derivanti dal recupero dell'evasione fiscale, compensando cosi' ''il minor gettito con ulteriori recuperi di evasione fiscale, in aggiunta a quelli, veramente apprezzabili, che l'amministrazione fiscale ha recentemente conseguito''. Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, nel corso dell'assemlbea annuale, che si tiene a Palazzo Koche, leggendo la sua Relazione davanti a un parterre di economisti, banchieri e imprenditori.

Perche' una manovra non abbia effetti negativa sulla ripresa, che resta 'debole', e' necessaria un'accorta articolazione.

''Per ridurre la spesa in modo permanente e credibile - afferma Draghi - non e' consigliabile procedere a tagli uniformi in tutte le voci''. Perche' tali tagli ''impedirebbero di allocare le risorse - afferma il governatore - dove sono piu' necessarie''. Secondo Draghi, sarebbero difficilmente sostenibili nel medio periodo, penalizzerebbero le amministrazioni piu' virtuose. Una manovra cosiffatta inciderebbe sulla gia' debole ripresa dell'economia, fino a sottrarle circa 2 punti di pil in 3 anni''. E per quantor iguarda il federalismo, ''puo' aiutare - osserva - responsabilizzando tutti i livelli di governo, imponendo rigidi vincoli di bilancio, avvicinando i cittadini alla gestione degli affari pubblici''. Pero' ci sono 2 condizioni che Draghi definisce 'cruciali': che i nuovi tributi locali siano compensati da tagli di quelli decisi centralmente e non vi si sommino''. Inoltre, ''che si preveda un serrato controllo di legalita' sugli enti a cui il decentramento affida ampie responsabilita' di spesa''. ASCA

DRAGHI: CRESCITA TROPPO DEBOLE PER RIASSORBIRE DISOCCUPAZIONE

Nonostante l'economia globale sia tornata a crescere a ritmi sostenuti (+5% nel 2010), la crisi ha lasciato un lascito pesante.
''Il gruppo delle economie piu' progredite, con l'eccezione della Germania, stenta a ritrovare i ritmi di sviluppo precedenti; la ripresa rimane troppo debole per riassorbire la disoccupazione''. Lo dice il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, nelle Considerazioni finali illustrate oggi all'assemblea annuale di Bankitalia. ASCA

Notizia del: mar 31 mag, 2011
TOSCANA: BALLOTTAGGI, IL CENTROSINISTRA LI HA VINTI TUTTI SUOI I SINDACI DI GROSSETO, MOTEVARCHI E SAN SEPOLCRO

Riconferma a Grosseto e vittoria del centrosinistra anche nelle altre due città in cui si votava pe ri ballottaggi: Montevarchi e Sansepolcro, entrambe in provincia di Arezzo.
Grosseto resta dunque al centrosinistra. Il ballottaggio ha confermato il sindaco uscente: Emilio Bonifazi (sostenuto da Pd, Idv, socialisti, Unione di Centro) conquista il 57,42% dei voti, contro il 42,57% di Mario Lolini (Pdl, Lega Nord, La Destra).
Nell'aretino il derby tutto rosso a Montevarchi si è concluso con la vittoria di Francesco Grasso (Pd, Idv, La Sinistra) che è stato votato dal 51,14%.L'altro candidato, Vincenzo Caciulli (Sinistra ecologia libertà, Rifondazione Comunista) si è fermato al 48,85%. A Sansepolcro, Daniela Frullani (Pd, Psi) è stata eletta sindaco con il 57,29% dei voti, Fabrizio Innocenti (Pdl, Lega Nord, Fli e Unione di Centro) ha raccolto il 42,70% delle preferenze.

CONFINDUSTRIA: NON RIPARTE LA PRODUZIONE INDUSTRAILE CSC, A MAGGIO UN MISERO +0.1%

La produzione industriale non riparte. Anche a maggio, secondo l'analisi periodica del centro studi Confindustria, si è registrato un misero +0,1% rispetto ad aprile (quando si era avuta una variazione di +0,2% su marzo). Rispetto ai minimi toccati nel marzo del 2009 la crescita è del 12,1%, mentre la caduta dal ciclo pre-crisi (aprile 2008), sottolinea il Centro studi, resta ancora del 17,2%.
Pur con una dinamica mensile quasi piatta, nel secondo trimestre 2011 - rileva inoltre il Csc - si dovrebbe registrare un recupero congiunturale, dopo due contrazioni (-0,6% nel quarto 2010 e -0,1% nel primo 2011). La crescita acquisita nel trimestre corrente è infatti dell'1,1%, grazie soprattutto al +0,8% ereditato dal precedente.
L'Istat - fa però notare il Csc - ha rilevato presso le imprese manifatturiere anche un peggioramento dei giudizi sugli ordini (in maggio a -20, dal -18 di aprile) e delle attese su ordini (a 12, da 15) e produzione (a 13, da 11). In linea con tali indicazioni, anche la componente ordini dell'indicatore Pmi, scesa a 54,9 dal 55,8.
Lo stallo della ripresa emerge anche dai dati Istat di marzo sull'occupazione nella grande industria, che diminuisce dello 0,1% al lordo della Cig e risulta invariata al netto. In termini tendenziali, l'Istat registra un calo dell'1,4% al lordo dei dipendenti in cassa e un aumento aumento dello 0,2% al netto. Nei servizi va peggio: la variazione congiunturale (al netto della stagionalità) è pari a -0,1% (sia al lordo che al netto della Cig), mentre su base annua il calo è dello 0,5% (sia al lordo che al netto della Cig). Nel primo trimestre del 2011, quindi, rispetto all'ultimo del 2010 l'occupazione è rimasta stabile al lordo della cig ed è cresciuta dello 0,3% al netto (dati destagionalizzati), mentre a confronto con lo stesso periodo del 2010 segna una discesa dello 0,6% al lordo e dello 0,2% al netto (dati grezzi).
"Con l'attuale trend produttivo e di sviluppo non si recupera l'occupazione persa dall'inizio della crisi - ha commentato il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni - ; questi dati sono la conferma di uno sviluppo bloccato, di un impoverimento dei lavoratori e delle loro famiglie e delle conseguenti ripercussioni sui consumi e sulla produzione. Serve una svolta: il governo deve occuparsi di sviluppo, di tenuta ed estensione delle tutele, di politiche industriali ed infrastrutturali, di riforma fiscale. Invece, oltre che dell'ossessione sulla giustizia e sull'informazione, programma ulteriori tagli". da repubblica.it

ISTAT: OCCUPAZIONE GRANDI IMPRESE - 0.7% ANNUO

A marzo l'occupazione nelle grandi imprese è scesa dello 0,7%, al lordo della cassa integrazione sullo stesso mese del 2010, ed è rimasta ferma (dato destagionalizzato) nel confronto con febbraio. Lo comunica l'Istat, precisando che al netto della cig il calo è stato dello 0,2% su base tendenziale, mentre il dato si conferma stabile su base mensile.

da rassegna.it

ISTAT: FAMMONI (CGIL), COSI' IMPOSSIBILE RECUPERARE OCCUPAZIONE

"Con l’attuale trend produttivo e di sviluppo non si recupera l'occupazione persa dall'inizio della crisi". È quanto afferma il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, in merito alla rilevazione diffusa oggi dall’Istat sull’occupazione nelle grandi imprese a marzo.
"Se rispetto al mese precedente, infatti, - osserva il sindacalista - l'occupazione presenta una precaria stabilità, rispetto all’anno scorso il calo è ancora dello 0,7%, con una flessione anche delle ore lavorate”. Inoltre, aggiunge Fammoni, “se al netto della cig nei primi tre mesi dell'anno l'industria non perde ulteriore lavoro (al lordo però segna un -1,5%) nei servizi si scende, forse per la prima volta, sotto l'indice 100 e l'occupazione cala sia al netto che al lordo della cassa integrazione".
Per il dirigente sindacale questi dati sono "la conferma di uno sviluppo bloccato, di un impoverimento dei lavoratori e delle loro famiglie e delle conseguenti ripercussioni sui consumi e sulla produzione. Dati che nelle grandi imprese sono attenuati dalle esportazioni, ma certamente più gravi nelle piccole". Secondo Fammoni, quindi, "serve una svolta: il governo deve occuparsi di sviluppo, di tenuta ed estensione delle tutele, di politiche industriali ed infrastrutturali, di riforma fiscale. Questo governo invece - conclude - oltre che dell'ossessione sulla giustizia e sull'informazione, programma ulteriori tagli"
da rassegna.it

Notizia del: lun 30 mag, 2011

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