Il Comune di Scandicci e la Società pubblica Il
Quadrifoglio applicano nel cambio di appalto riduzioni e tagli di
lavoratori inseriti nel mondo della Cooperazione di tipo B, quello che si
propone il reinserimento lavorativo e sociale
di categorie svantaggiate. La CGIL FP chiede il rispetto della piena occupazione di
questi lavoratori e denuncia la non applicazione dei CCNL. Rifondazione
Comunista sostiene l’iniziativa e chiede all’assessore al lavoro della
Provincia di Firenze di intervenire
sollecitando le Istituzioni già interpellate dalla CGIL, a chiarire la
modalità del cambio di appalto e rispondere alle giuste richieste del
sindacato tutelando e facendo rispettare i diritti dei lavoratori.
Interrogazione di
Calò e Verdi (gruppo PRC – PdCI – SpC)
Apprendiamo
dalla stampa che a seguito della
chiusura della Cooperativa Sociale
Albero prevalentemente Operante sul territorio del Comune di Scandicci che ha dato in
affidamento per i traslochi alla Cooperativa
Sociale Samarcanda, la quale secondo la
fonte sindacale, «ha pensato bene di
aggiudicarsi il servizio lasciando a casa i lavoratori». Nella ricostruzione dell’iter da parte della
Funzione Pubblica CGIL di Firenze, sono state effettuati vari passaggi del
personale alle Cooperative che si sono susseguite nei vari servizi sia su
appalti pubblici che servizi privati, dove chi è subentrato ha garantito
continuità occupazionale ad eccezione di questi due appalti, il suddetto
appalto alla Cooperativa “Samarcanda” e il secondo
caso riguarda Quadrifoglio, l'azienda fiorentina della gestione dei rifiuti,
dove un altro suo appalto è stato
affidato ugualmente alla Cooperativa Sociale “Samarcanda” che però è stato a sua volta dato in subappalto alla Cooperativa Sociale
Archimede dove è stata operata arbitrariamente una riduzione di orario pari al 50% di alcuni
lavoratori e c'è inoltre stata anche l'esclusione di un lavoratore
svantaggiato.
Non è la prima volta che come Rifondazione Comunista interveniamo a sostegno
dei lavoratori delle cooperative sociali, cosiddette di tipo B. Il settore è da tempo
interessato da tagli ai servizi e alle
prestazione, con forti riduzioni degli orari di lavoro e rischio diffuso di
perdita di posti di lavoro.
Il grido di allarme che
viene lanciato dalla FP CGIL, e noi vogliamo sottolineare come la riduzione dei
fondi stanziati per i servizi sociali si stia tramutando in un vero e proprio
dramma per una categoria, quella dei lavoratori delle cooperative, da sempre
caratterizzata da forte precarietà, bassi salari, scarse tutele e incertezza
sul versante contrattuale;
Nello specifico dei due casi
sopra citati è veramente incomprensibile come le Cooperative di tipo B, che sono nate
per inserire nel mondo del lavoro soggetti svantaggiati e recuperi sociali,
presentino conteggi di tipo di aziendale quando devono assumere il personale ed
escludano dai propri organici chi ha
bisogno di un sostegno e un lavoro per avere una vita autonoma e normale, unica
missione per cui ufficialmente sono nate e possono esistere sul mercato.
Ciò premesso gli scriventi
consiglieri provinciali di Rifondazione
Comunista nell’esprimere solidarietà ai lavoratori delle cooperative coinvolti nelle vicende
collegate agli appalti del Comune di Scandicci e di Quadrifoglio, ricordano che
le condizioni di lavoro dei dipendenti delle cooperative sociali, in
particolare del tipo cosiddetto B, che
sono caratterizzate da fortissima precarietà, situazioni usuranti,
(dovendo affrontare problematiche, spesso tragiche, inerenti la vita delle
persone, soggetti deboli, marginalizzati), turni e tempi di lavoro spesso
insostenibili, retribuzioni insufficienti;
Chiedono al Presidente
della provincia di Firenze e
all’Assessore competente di riferire su quanto sta avvenendo negli appalti e
sub-appalto oggetto della denuncia della CGIL FP per il Comune di Scandicci e
Quadrifoglio di Firenze entrambi affidati alla Cooperativa “Samarcanda” in merito
alla tenuta dei servizi e alla questione occupazionale delle cooperative
sociali di
tipo B il cui scopo fondante è
l’aiuto e l’inserimento lavorativo s di
soggetti svantaggiati.
Chiediamo
che la Provincia di Firenze intervenga favorendo il dialogo tra i soggetti
coinvolti, al fine di tutelate il rispetto della piena occupazione dei
lavoratori coinvolti nel rispetto dei CCNL. Altresì chiediamo
di sapere se la Provincia di Firenze è intenzionata a farsi promotrice,
unitamente ai Comuni del proprio territorio
e alla Regione Toscana di un tavolo per verificare la tenuta del welfare
della Provincia , alla luce del drammatico quadro che si profila nel settore
degli appalti pubblici dei servizi sociali affidati alle Cooperative di Tipo B.
Andrea Calò Lorenzo Verdi
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