lunedì 27 agosto 2012

Scandicci, tagli ai lavoratori inseriti nelle cooperative sociali


Il  Comune di Scandicci e la Società pubblica Il Quadrifoglio applicano nel cambio di appalto riduzioni e tagli di lavoratori inseriti nel mondo della Cooperazione di tipo B, quello che si propone il reinserimento lavorativo e sociale di categorie svantaggiate. La CGIL FP  chiede il rispetto della piena occupazione di questi lavoratori e denuncia la non applicazione dei CCNL. Rifondazione Comunista sostiene l’iniziativa e chiede all’assessore al lavoro della Provincia di Firenze  di intervenire sollecitando le Istituzioni già interpellate dalla CGIL,  a chiarire la  modalità del cambio di appalto e rispondere alle giuste richieste del sindacato tutelando e facendo rispettare i diritti dei lavoratori.

Interrogazione di Calò e Verdi (gruppo PRC – PdCI – SpC)


Apprendiamo dalla stampa che a  seguito della chiusura  della Cooperativa Sociale Albero prevalentemente Operante sul territorio del Comune di Scandicci che ha dato in affidamento per i traslochi alla Cooperativa Sociale Samarcanda, la quale secondo la fonte sindacale, «ha pensato bene di aggiudicarsi il servizio lasciando a casa i lavoratori». Nella ricostruzione dell’iter da parte della Funzione Pubblica CGIL di Firenze, sono state effettuati vari passaggi del personale alle Cooperative che si sono susseguite nei vari servizi sia su appalti pubblici che servizi privati, dove chi è subentrato ha garantito continuità occupazionale ad eccezione di questi due appalti, il suddetto appalto alla Cooperativa “Samarcanda” e  il secondo caso riguarda Quadrifoglio, l'azienda fiorentina della gestione dei rifiuti, dove  un altro suo appalto è stato affidato ugualmente alla Cooperativa Sociale “Samarcanda” che però  è stato a sua volta dato in subappalto alla Cooperativa Sociale Archimede dove è stata operata arbitrariamente una  riduzione di orario pari al 50% di alcuni lavoratori e c'è inoltre stata anche l'esclusione di un lavoratore svantaggiato.
Non è la prima volta che come  Rifondazione Comunista interveniamo a sostegno dei lavoratori delle cooperative sociali, cosiddette di tipo B.  Il settore è da tempo interessato da tagli ai servizi e  alle prestazione, con forti riduzioni degli orari di lavoro e rischio diffuso di perdita di posti di lavoro.
Il grido di allarme che viene lanciato dalla FP CGIL, e noi vogliamo sottolineare come la riduzione dei fondi stanziati per i servizi sociali si stia tramutando in un vero e proprio dramma per una categoria, quella dei lavoratori delle cooperative, da sempre caratterizzata da forte precarietà, bassi salari, scarse tutele e incertezza sul versante contrattuale;
Nello specifico dei due casi sopra citati è veramente  incomprensibile  come le Cooperative di tipo B, che sono nate per inserire nel mondo del lavoro soggetti svantaggiati e recuperi sociali, presentino conteggi di tipo di aziendale quando devono assumere il personale ed escludano dai propri organici  chi ha bisogno di un sostegno e un lavoro per avere una vita autonoma e normale, unica missione per cui ufficialmente sono nate e possono esistere sul mercato.
Ciò premesso gli scriventi consiglieri provinciali  di Rifondazione Comunista nell’esprimere solidarietà ai lavoratori  delle cooperative coinvolti nelle vicende collegate agli appalti del Comune di Scandicci e di Quadrifoglio, ricordano che le condizioni di lavoro dei dipendenti delle cooperative sociali, in particolare del tipo cosiddetto B, che  sono caratterizzate da fortissima precarietà, situazioni usuranti, (dovendo affrontare problematiche, spesso tragiche, inerenti la vita delle persone, soggetti deboli, marginalizzati), turni e tempi di lavoro spesso insostenibili, retribuzioni insufficienti;   
Chiedono al Presidente della  provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire su quanto sta avvenendo negli appalti e sub-appalto oggetto della denuncia della CGIL FP per il Comune di Scandicci e Quadrifoglio di Firenze entrambi affidati alla Cooperativa “Samarcanda”   in merito  alla tenuta dei servizi e alla questione occupazionale delle cooperative sociali di tipo B il cui scopo fondante  è l’aiuto  e l’inserimento lavorativo s di soggetti svantaggiati.
Chiediamo che la Provincia di Firenze intervenga favorendo il dialogo tra i soggetti coinvolti, al fine di tutelate il rispetto della piena occupazione dei lavoratori coinvolti nel rispetto dei CCNL. Altresì chiediamo di sapere se la Provincia di Firenze è intenzionata a farsi promotrice, unitamente ai Comuni del proprio territorio  e alla Regione Toscana di un tavolo per verificare la tenuta del welfare della Provincia , alla luce del drammatico quadro che si profila nel settore degli appalti pubblici dei servizi sociali affidati alle Cooperative di Tipo B.
Andrea Calò                                                   Lorenzo Verdi

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