Federazione della Sinistra, Prc e Pdci sulla manovra toscana di Spending Review : “Grazie alle forze di sinistra e alle organizzazioni sociali la Regione cambia le scelte sui ticket”.
Comunicato dell'8 agosto 2012.
Firenze, 8 agosto. Rispetto alla manovra toscana, in seguito alla legge sulla Spending Review, siamo parzialmente soddisfatti.Nel merito della manovra sui ticket regionalici possiamo ritenere contenti della scelta del “doppio binario” per l’esenzione: reddito irpef sotto i 36mila euro o ISEE - nel caso sia più conveniente (famiglie giovani con più figli a carico, casa in affitto ) e la rinuncia all’ISEE secca con fascia di esenzione sotto i 15mila euro che, come avevamo dichiarato nel nostro documento, avrebbe finito con il penalizzare famiglie da lavoro dipendente, e pensionati, con redditi bassi per il solo fatto di avere la prima casa di proprietà e qualche faticato risparmio, magari frutto del lavoro di una vita. Motivo per il quale avevamo chiesto un passo indietro alla Giunta Regionale e alla Maggioranza, una riflessione seria proprio in nome della salvaguardia di quell’equità e coesione sociale che vogliamo continui a caratterizzare la nostra Regione.
Le nostre richieste sono state accolte anche se non vogliamo nascondere che ciò che veramente è a rischio in questo Paese è il principio costituzionale di un sistema di sanità universale e la tenuta di uno Stato Sociale pubblico. Scelta, quella toscana, che è stata possibile anche grazie al fatto che, nonostante i tagli lineari Tremonti-Monti, ancora la nostra sanità può comunque trovare un equilibrio rispetto all’esigenza di salvaguardia del proprio sistema sociale e sanitario perché è stata ben governata.
Siamo fortemente, a voler utilizzare un eufemismo, amareggiati invece perché un governo nazionale – sostenuto anche dal Partito Democratico -, nonostante la nostra e le tante altre voci contrarie (organizzazioni sindacali, corpi sociali, ANCI, Conferenze delle Regioni) è stato sordo e impermeabile a tutto approvando una decreto iniquo di revisione della spesa, una vera e propria manovra di lacrime e sangue sulla pelle dei soliti noti, lavoratori, pensionati, fasce sociali più deboli.
Un'altra manovra a saldi invariati era ed è possibile: tagliare le spese militari (in particolare l’acquisto degli F35), introdurre la patrimoniale, tagliare le pensioni d’oro, ecc. E’ a partire da questa convinzione che abbiamo chiesto al presidente Rossi di tradurre tutto ciò in una iniziativa politica, per esempio una proposta di legge di iniziativa regionale da presentare al Parlamentoa settembre, che contenga le proposte già citate.
Un segnale politico forte – sintesi delle perplessità e contrarietà ai tagli dell’esecutivo espressi anche dallo stesso Presidente della Regione Toscana e da numerosissimi amministratori della nostra Regione - che parta dalla Toscana e trovi il supporto ed il consenso delle organizzazioni sociali di quelle sindacali e di tanti enti locali spinti inesorabilmente verso il taglio dei servizi dai tagli lineari di una manovra ingiusta.
Stefano Cristiano – segretario regionale Rifondazione Comunista (Fed. della Sinistra)
Lucia Mango - segretario regionale dei Comunisti Italiani (Fed. della Sinistra)
Monica Sgherri – Capogruppo Federazione della Sinistra – Verdi
Paolo Marini – consigliere regionale Federazione della Sinistra – Verdi
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