Allarme disabili nelle scuole della Regione Toscana, calano le ore di
sostegno. A Firenze ci sono 146 alunni disabili in più rispetto allo scorso
anno. Rifondazione Comunista chiede che sia rispettato il diritto
all’istruzione e all’assistenza, per evitare la discriminazione dei
bambini e degli studenti disabili e delle loro famiglie.
Domanda di
attualità art. 39 del Regolamento del Consiglio Provinciale.
E’ emergenza in tutta la Regione Toscana , sono
oltre 10.000 gli alunni portatori di handicap nelle scuole. Secondo i dati della Cgil solo
nella Provincia di Firenze, per
l'anno scolastico 2011-2012 gli alunni disabili saranno 2395 ovvero 146 alunni disabili in più rispetto allo
scorso anno, mentre diminuiscono i
docenti con un conseguente carico
medio di oltre quatto disabili per ogni insegnante aggiunto.
Una situazione insostenibile. Paradossale è il fatto che venga chiesto
alle famiglie di sopperire alle carenze “magari” rinunciando a
non mandare il proprio figlio a scuola. Una modalità e
conseguenza dei tagli inaccettabile poiché, in barba ai principi
costituzionali, si chiede di dover rinunciare ad un diritto quale quello all’istruzione che deve essere garantito dalla scuola
e dall’insieme della pubblica istruzione. Le istituzioni sono tenute a tutelare e
supportare il carico familiare
delle persone già di per se svantaggiate dalla condizione oggettiva della
disabilità.
In un contesto di disagi e forti criticità può
verificarsi che laddove la frequenza degli alunni portatori di
handicap è irrimandabile, questi
vengono raccolti e accorpati in un'unica aula dove gli insegnanti presenti
potranno semplicemente custodirli:
«…Sono quelle che vengono chiamate le stanze dell'handicap – denuncia Maria Rosaria Annunziata, presidente di Delphino, associazione di famiglie di alunni disabili del Mugello -la scuola speciale dentro la scuola normale, solo che così saltano tutti i progetti educativi, si fa solo baby sitting…».
«…Sono quelle che vengono chiamate le stanze dell'handicap – denuncia Maria Rosaria Annunziata, presidente di Delphino, associazione di famiglie di alunni disabili del Mugello -la scuola speciale dentro la scuola normale, solo che così saltano tutti i progetti educativi, si fa solo baby sitting…».
Siamo
così di fronte all’attivazione di aule-confino nelle scuole volute caldamente
dalla riforma del Governo
Berlusconi.
Quello
che accade sul versante della scuola e della pubblica istruzione accade anche
sul lavoro. La disabilità è ancora oggetto di esclusione e penalizzazione. Con
l’art. 9 della manovra finanziaria 2011 in materia di lavoro, sono stati reintrodotti di veri e propri ghetti per le persone
disabili ripristinando “reparti confino” per i lavoratori
disabili parimenti a quelli della
scuola dove si cancellano di fatto i diritti sociali
finora acquisiti.
La LEGGE-QUADRO 104/92 PER L'ASSISTENZA,
L'INTEGRAZIONE SOCIALE E I DIRITTI DELLE PERSONE HANDICAPPATE parifica i diritti
dei bambini disabili a tutti gli
effetti agli invalidi civili stabilendo nello specifico:
dall’Art. 12 - Diritto all'educazione e all'istruzione; Art. 13- Integrazione scolastica; Art. 14- Modalità di attuazione dell'integrazione; Art. 15- Gruppi di lavoro per l'integrazione scolastica;
dall’Art. 12 - Diritto all'educazione e all'istruzione; Art. 13- Integrazione scolastica; Art. 14- Modalità di attuazione dell'integrazione; Art. 15- Gruppi di lavoro per l'integrazione scolastica;
i
diritti degli studenti disabili.
Di
tutto questo - dice il segretario regionale della Flc Cgil – “... nessuno
sembra tenerne conto, le classi sono sempre più alte, l'organico è stato
ridotto e le risorse aggiuntive non ci sono…”.
Gli
scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nel rilanciare
l’allarme che proviene dalle associazioni dei disabili e dalle famiglie
costrette delle sempre inferiori risorse destinate al supporto dei bambini e
studenti disabili chiedono al
Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire se
corrisponde qunto riportato dalla stampa locale di quanti sono gli studenti disabili nelle scuole della
Provincia di Firenze e di quanti
operatori di supporto necessitano
per garantire un servizio di istruzione e assistenza efficiente. Quali sono le iniziative che la Provincia intende adottare per evitare
la discriminazione dei bambini e degli studenti disabili negli Istituti
scolastici e delle loro famiglie.
Andrea Calò Lorenzo
Verdi
(Rifondazione Comunista)
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