martedì 27 settembre 2011

RSA “Le Civette”. Sgherri: la notizia del congelamento della chiusura è certo positiva ma rimangono in piedi tutte le preoccupazioni sulla vicenda


CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA
GRUPPO CONSILIARE “FEDERAZIONE DELLA SINISTRA – VERDI”

RSA “Le Civette”. Sgherri: la notizia del congelamento della chiusura è certo positiva ma rimangono in piedi tutte le preoccupazioni sulla vicenda. Partecipazione al presidio sotto il Consiglio Regionale sulla questione.

Firenze, 27 settembre. Se notizia riportata oggi dalla stampa, che dovrà certo trovare conferma, del “congelamento” della chiusura della Rsa “Le Civette” e del Centro diurno di San Salvi da parte della Asl 10 fiorentina – giunta solo dopo le numerose montanti proteste dei la lavoratori, cittadini, famiglie dei degenti, sindacati, realtà associative come “Adina” –  è certo positiva, rimangono in piedi tutte le preoccupazioni sulla vicenda, e quindi tutte le motivazioni dell’interrogazione che ho presentato sul tema nei giorni scorsi.
Così Monica Sgherri – capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale. Innanzitutto vi è da dire che i pazienti della struttura non sono “pacchi” che possono essere spostati come sembra essere previsto, tanto più alla luce delle patologie che gli affliggono;  vi potrebbe essere infatti il rischio di pesanti ricadute sulle loro condizioni di salute, sulle questioni legate alla cura e assistenza  che i familiari continueranno, con sforzi gravosi, comunque a garantire , e un forte impoverimento della sanità sul territorio, senza dimenticare che non si evince con chiarezza quale sia il futuro della totalità degli operatori ivi impegnati.
Stiamo parlando di una struttura altamente qualificata che deve essere tutelata – sia per i degenti che per i lavoratori. Inoltre – prosegue Sgherri – rimangono domande e preoccupazioni di fondo: paventare la chiusura di strutture come “Le Civette” significa colpire pesantemente la qualità e l’ampiezza dei servizi offerti su bisogni e diritti primari per i cittadini e per le loro famiglie e certamente andare a rendere ancora più critica la situazione delle liste d’attesa. Scelte che vengono prospettate  per giunta proprio nel momento in cui si avvia la discussione e il confronto sul nuovo piano socio sanitario regionale. La domanda da porsi è a chi giova ? Bisogna sgombrare il campo dal dubbio che vi possano essere, dietro la prospettata scelta di chiusura, logiche di valorizzazione legate alla vendita dell’area di San Salvi, con la corrispondente riduzione della presenza del presidio sanitario in loco.  Si deve quindi porre il massimo impegno per la ricerca di soluzioni diverse e positive, e affinché venga fatta chiarezza sulle motivazioni di tali scelte da parte dell’Asl 10 di Firenze. Con queste intenzioni oggi pomeriggio inoltre incontriamo i partecipanti al presidio, sotto il consiglio regionale, organizzato contro la prospettata chiusura de “Le Civette” a cui ribadiremo il nostro massimo sostegno in tutte le sedi.


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