No al carbone, Rifondazione
Comunista/FDS aderisce alla manifestazione nazionale del 29 ottobre
Rifondazione
Comunista Fds ribadisce la propria contrarietà ad aumentare la produzione da
carbone.
Il
carbone rappresenta il condizionamento di un territorio, Civitavecchia e Porto
Tolle ne sono l’esempio; le dimensioni delle emissioni di CO2 sono tali da
sottoporre il Paese a costi altissimi sulla salute delle popolazioni e sulle
economie dello Stato, mantenendo il sistema energetico ad un basso rendimento.
Siamo
perché si proceda ad un vero e proprio decentramento attraverso impianti di
ridotte dimensioni e adeguati alla domanda del territorio.
Il
ricorso al carbone prevede grandi impianti, con un impatto sull’ambiente
insopportabile ed un rendimento energetico scarsissimo.
L’Enel,
vero e proprio convitato di
pietra, con le sue centrali a carbone produce 5
milioni di tonnellate di CO2 per ogni 1.000 Mwe, un macigno per l’atmosfera,
per la salute e per l’economia.
Il
carbone pulito non esiste e bisognerebbe non trarre in inganno le popolazioni: anche i nuovi impianti di “ultima
generazione” sono concepiti come “grandi opere” di taglia smisurata, immettono
in atmosfera oltre 12.000.000 di Mwh all’anno
E’
ora di abbandonare la strada del carbone, investendo sull’ambiente e sulla
salute attraverso la ricerca e la
sperimentazione verso sistemi che si fondino sulle fonti rinnovabili derivanti direttamente o indirettamente
dal sole.
Per
questa comune battaglia Rifondazione Comunista – Fds aderisce alla giornata di
mobilitazione nazionale contro il carbone che si terrà nel Polesine sabato 29
ottobre.
per
la Segreteria
Rosa
Rinaldi
Resp.
Beni comuni
Nessun commento:
Posta un commento