mercoledì 25 gennaio 2012

Tragedia del Giglio. Sgherri:”tragedia che poteva essere evitata. Rivedere tutto il sistema della sicurezza e chiedersi se non si sia superato il limite per il transito di – tante e grandi – navi da turismo e non, nel nostro mare”.


CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA
GRUPPO CONSILIARE “FEDERAZIONE DELLA SINISTRA – VERDI”

Tragedia del Giglio. Sgherri:”tragedia che poteva essere evitata. Rivedere tutto il sistema della sicurezza e chiedersi se non si sia superato il limite per il transito di – tante e grandi – navi da turismo e non, nel nostro mare”.

Firenze, 24 gennaio. Nell’esprimere il cordoglio per le vittime e le loro famiglie, nonché vicinanza e solidarietà agli abitanti del Giglio, va detto con chiarezza che si tratta non di una tragica fatalità ma di una tragedia che poteva essere evitata: bisogna riflettere sul rapporto che intercorre fra il grande sviluppo del traffico marittimo turistico e commerciale e il non conseguente sviluppo di norme di sicurezza, in merito alle rotte, alla sicurezza degli scafi, dei monitoraggi in tempo reale di ciò che avviene ecc. E’ sostenibile un traffico di questo dimensioni e con questo tipo di navi ? E non è doveroso rivedere alla radice tutto quanto riguarda la sicurezza in mare ?  Riflettere e agire su tutto ciò significherebbe infatti far si che non si sia davanti ad un avvenimento inutile oltreché tragico. Così Monica Sgherri – Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale in merito al dibattito in aula sul naufragio della nave Costa Concordia.  La dinamica dei fatti e delle responsabilità – prosegue Sgherri – sarà accertata dalle autorità competenti ma è necessario che si introduca un sistema di sicurezza – delle rotte, di sistemi di sicurezza attivabili in automatico quando ci si discosta dalle medesime, i doppi scafi per le grandi navi, vietare in particolari aree il transito di grandi navi o di trasporti pericolosi (la vicenda del cargo Venezia docet): l’accadere o meno di tragedie di questo tipo, nonché il rischio di disastro ambientale collegato, non può più dipendere dalle capacità o degli errori di una singola persona.  Capire dove risiedano i limiti al traffico turistico e avere norme e procedure adeguate per la sicurezza dei passeggeri, del mare, dei cittadini delle isole e della costa è quello che si deve compiere con celerità e determinazione, così per dare adeguata risposta non soltanto alla sete di giustizia di chi ha subito lutti ma anche a quegli  straordinari abitanti del Giglio – e ai tanti che dalla nave e da terra si sono prodigati perché questa tragedia non si trasformasse, per dimensioni, in tragedia del secolo.

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