sabato 28 gennaio 2012

L'inceneritore di Case Passerini non sa da fare


 
 L'inceneritore di Case Passerini non sa da fare
 
 

  E' molto grave che si preannunci una data di inizio dei lavori per l'inceneritore di Case Passerini senza ancora avere fatto lo studio di impatto ambientale. Infatti  Quadrifoglio ed il suo partner HERA devono ancora ottenere dalla Provincia pronuncia positiva di VIA prima di iniziare eventualmente i lavori  .La VIA  prevede  di verificare la compatibiltà ambientale dell' impianto e le alternative meno pericolose  per lo stesso scopo, ivi compresa l'alternativa zero impianto di incenerimento, come indicato dall'Alter Piano per la gestione dei rifiuti dei Comitati della Piana Fi, Po,Pt.
E' molto grave perchè questo sta ad indicare una decisione precostituita a prescindere dai risultati dello studio e mette in discussione l'autonomia degli uffici provinciali dal decisore politico e richiede l'esercizio di un controllo dell'opinione pubblica sull'operare delle giunta  e sui  condizionamenti che tali uffici subiranno nel procedimento di valutazione di impatto ambientale, che per l'appunto è di competenza provinciale.
E' molto grave che mentre sono in calendario nei prossimi giorni audizioni del Consiglio Provinciale, riguardanti i piani alternativi dei comitati della Piana FI,PO,PT e del Valdarno, le decisioni siano gìà state prese.
 
E' molto grave che l'ATO Toscana centro, ignorando ogni approccio di precauzione, voglia costruire l'inceneritore di Case Passerini che esporrà i cittadini ad un inutile rischio di sostanze cancerogene e mutagene. E' risaputo che gli inceneritori moderni sottopongono le popolazioni ad un'esposizione prolungata di metalli pesanti, diossine e particolato ultrasottile, tutte sostanze che sono pericolose per la salute anche se in quantità piccolissime.
Lo studio 
Moniter, che è costato nel 2007 alla Regione Emilia-Romagna oltre 3 milioni di euro per indagare gli effetti sanitari e ambientali degli inceneritori di HERA presenti sul suo territorio, ha ancora una volta dimostrato, nonostante limiti metodologici, precisi segnali di allarme e ricadute negative per la salute delle popolazioni esposte come: eccesso di linfomi Non Hodgkin a Modena, aumento di rischio di nascite pretermine e per singole sottocoorti possibili aumenti di rischio tanto per patologie tumorali (fegato, pancreas, vescica, colon, linfoma non-Hodgkin, polmone, ovaio), che non tumorali (patologie cardiocircolatorie, vascolari e respiratorie, nascite pre-termine, aborti spontanei, malformazioni fetali), per di più coerenti con altre segnalazioni emerse in letteratura( vedi comunicato stampa ISDE-Ulteriori considerazioni sullo studio Moniter- del 23012012).
L'incenerimento dei rifiuti, non è inevitabile come ci vogliono far credere, va abbandonato e sostituito,in linea con le più recenti indicazioni dell’Unione Europea, con pratiche vantaggiose sul piano economico e meno impattanti sull’ambiente e sulla salute delle popolazioni direttamente e indirettamente esposte, quali il riciclo dei materiali e il recupero integrale di materia con tecnologie a freddo. 
Alter Piano, il piano per la gestione dei rifiuti dell'ATO Centro recentemente elaborato dai Comitati della Piana FI,PO,PT, mostra come si può gestire quel 40% di rifiuti, che rimane dopo le raccolte differenziate, senza ricorrere all'incenerimento, senza aggiungere altri inutili fattori di pressione ambientale alle popolazioni, senza incidere sui bilanci familiari e su quelli delle imprese per i prossimi venti anni.
La partita non è affatto chiusa come cercano di farci credere!

Coordinamento dei Comitati della Piana FI,PO,PT.

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