Trasporto pubblico locale su gomma e privatizzazione ATAF. Tre interrogazioni di “Federazione della Sinistra – Verdi”. Sgherri:”necessaria la massima chiarezza, in gioco diritti fondamentali per cittadini, pendolari, e lavoratori del settore”.
Firenze, 19
gennaio. Trasporto pubblico locale su gomma in Toscana. Tre
interrogazioni sul tema presentate alla Giunta Regionale dai consiglieri
del Gruppo Consiliare “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio
Regionale, interrogazioni che affrontano il tema a tutto campo: la
prima – a firma dei tre consiglieri del Gruppo, prima firmataria la
capogruppo Sgherri – affronta il tema del processo di privatizzazione di
Ataf, le altre due interrogazioni – presentate dalla Capogruppo Sgherri
– rispettivamente gli esiti delle conferenze provinciali su servizi
minimi del t.p.l e la questione della soppressione dell’integrazione
tariffaria urbana extra urbana nell’area fiorentina nonché il ridisegno
della rete. La vicenda Ataf – afferma Monica Sgherri, è estremamente
delicata ed è necessario che la Regione non sia attore passivo bensì si
attivi per fare chiarezza sui numerosi aspetti e questioni che pone: dai
risvolti che l’accelerazione imposta dal Comune di Firenze al processo
di privatizzazione potrà avere per quanto riguarda la futura azienda
unica di trasporto regionale su gomma, con il rischio che il privato
entri con pochi spiccioli in Ataf (gravata da deficit di bilancio) e poi
si trovi bellamente come partner nella futura azienda regionale (una
volta che ne faccia parte anche Ataf) che avrà certamente valore
maggiore. Inoltre, vi è da fare chiarezza su come si è giunti alla
decisione del via alla privatizzazione in assemblea dei soci: poteva il
Comune di Firenze – il solo d’accordo con la privatizzazione prima dello
svolgimento della gara unica regionale – imporre agli altri comuni
questa decisione o i patti parasociali imponevano percentuali di quote
societarie maggiori rispetto a quelle da esso detenute, per poter
arrivare a tale decisione ? Ed inoltre, a fronte della non condivisione
degli altri comuni soci pubblici di Ataf a procedere nella
privatizzazione prima della nascita della azienda unica regionale, non è
inopportuno proseguire in questa direzione ? Senza dimenticare il
concreto della privatizzazione: gli effetti su utenti pendolari e
lavoratori di Ataf. Le altre interrogazioni: una riguarda la
soppressione dell’integrazione tariffaria urbana – extra urbana
nell’area fiorentina: nel momento in cui si va a razionalizzare la rete
di trasporto e si riducono le corse, ed è la domanda di fondo che si
pone l’interrogazione, non è contraddittorio togliere anche
l’integrazione, quindi esporre gli utenti, oltre ai disagi, ad un
ulteriore aggravio di costi ? Infine, nell’altra interrogazione –
prosegue Sgherri - ho focalizzato l’attenzione sugli esiti delle
conferenze provinciali dei servizi minimi, chiamate a dare indicazioni
sul ridisegno - razionalizzazione della rete di trasporto pubblico e le
relative economie: è necessario capirne approfonditamente i criteri al
fine di escludere – a fronte di riduzione di chilometraggio – disagi in
particolare per i pendolari e escludere che la riorganizzazione non
produca casi di località per le quali vengano tagliate in toto corse in
orari fondamentali per studenti e pendolari. Insomma, conclude Sgherri,
chiarezza a tutto campo su un tema centrale per la fruizione di diritti
fondamentali dei cittadini nonché per la salvaguardia dei lavoratori del
settore.
Di seguito il testo delle tre interrogazioni:
Prima interrogazione:
Firenze, 18 gennaio 2012
OGG: Interrogazione Orale Urgente in merito “al
processo di privatizzazione dell’azienda di trasporto pubblico ATAF e
ai risvolti che esso potrà avere in merito alla futura azienda unica
regionale di trasporto pubblico su gomma e alla gara unica di
affidamento a livello regionale”
Premesso
Che il diritto alla mobilità rappresenta elemento fondamentale
l’effettiva fruizione ed esercizio di diritti fondamentali dei cittadini
quali l’accesso al lavoro, studio, salute, ecc. Diritto che si rende
effettivamente esigibile tramite la presenza di un servizio di trasporto
pubblico locale adeguato e di qualità.
Che il settore del trasporto pubblico locale ha subito – a seguito
delle manovre finanziarie nazionali che si sono succedute nel corso
degli ultimi anni e mesi – amplissimi e pesantissimi tagli ai
trasferimenti finanziari da parte dello Stato alle regioni. Tagli che
hanno fortemente messo in discussione il permanere di un servizio di
trasporto adeguato alle esigenze dei cittadini in merito a un servizio
essenziale, come sopra ricordato
Che, alla luce dei medesimi tagli e alla conseguenti necessità di
una razionalizzazione e maggiore economicità che questi impongono la
Regione Toscana ha, fra l’altro, avviato l’iter per giungere ad una
azienda unica di trasporto regionale su gomma nonché per la
realizzazione nel corso del 2012 della gara in lotto unico per
l’affidamento del trasporto pubblico locale in Toscana.
Che, in quest’ambito, si sono da poco concluse le Conferenze
provinciali dei Servizi minimi – in merito al trasporto pubblico locale
su gomma – con le quali le Province, di concerto con i Comuni, sono
chiamate a definire quali linee e servizi di trasporto dovranno essere
mantenuti e garantiti per gli anni futuri in Toscana, Conferenze a cui
seguirà una Conferenza Regionale sugli stessi temi
Che il 24 dicembre scorso è stata pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale dell’Unione Europea l’avviso di pre informazione della gara
unica regionale in questione e il proseguo del suo iter prevede per il 1
marzo prossimo l’avvio delle procedure di aggiudicazione e, dopo
successivi passaggi, la pubblicazione del bando di partecipazione alla
gara e il suo svolgimento, che si dovrebbe concludere entro il 2012.
Considerato
Che il Comune di Firenze – con votazione della Giunta
Comunale del 30 novembre 2011 e del Consiglio Comunale del 22 dicembre
2011 - ha proceduto a deliberare l’avvio della privatizzazione
dell’azienda di trasporto pubblico ATAF
Che la suddetta scelta del Comune di Firenze ha visto
una forte contrarietà di alcune forze politiche, sociali, e sindacali
fra cui la CGIL, nonché di alcune amministrazioni locali e dei
lavoratori dell’azienda.
Che nei giorni scorsi si è svolta l’assemblea dei soci di Ataf
nella quale il solo Comune di Firenze si è espresso favorevolmente
all’accelerazione del processo di privatizzazione di Ataf stessa, mentre
i rappresentanti degli altri comuni soci hanno contestato
l’accelerazione medesima, in particolare il voler procedere alla scelta
di privatizzazione prima dello svolgimento della gara unica regionale
per l’assegnazione del servizio di trasporto pubblico su gomma
Che – come sollevato anche sulla stampa – emergerebbero dubbi sulla
validità della suddetta decisione assunta in assemblea dei soci di Ataf
in quanto sostenuta dal solo Comune di Firenze – detentore dell’82 %
delle quote societarie di Ataf – quando invece – secondo quanto
stabilirebbero i patti parasociali – sarebbe stato necessario un assenso
alla medesima decisione dei soci rappresentanti il 90 % delle quote
societarie.
Che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione
Europea in data 17 gennaio u.s. il bando di gara europea per la
privatizzazione del ramo di trasporto pubblico locale di Ataf.
Interroghiamo la Giunta Regionale per sapere
Come si sia relazionata e quali iniziative abbia esperito nel
merito della definizione della suddetta privatizzazione di Ataf, alla
luce dei risvolti che tale scelta potrà avere per quanto riguarda la
procedura di razionalizzazione e trasformazione del trasporto pubblico
locale a livello regionale così come ricordato in premessa
Se non ritiene che – a seguito della attivata procedura di
privatizzazione di Ataf – la presenza di un socio privato in una delle
società più grandi che dovrebbero entrare a far parte dell’azienda unica
di trasporto pubblico regionale possa condizionare – e in quali forme –
la natura di svolgimento della gara unica e i suoi esiti
Se, al contrario, l’entrata di socio privato in una società come
ATAF prima dello svolgimento della gara unica regionale e della nascita
dell’azienda unica regionale – quindi con la presenza, nella futura
azienda unica, di Ataf e quest’ultima con nella compagine societaria già
presenti i privati – possa creare una situazione di indebito vantaggio
economico per il socio privato medesimo viste le condizioni societarie
tutt’affatto diverse fra quella di Ataf attuale e quella della futura
società unica medesima
Anche alla luce delle preoccupazioni espresse da lavoratori,
sindacati, lavoratori, ecc. quali garanzie sussistano per il
mantenimento di adeguati standard di servizio e di tutela
dell’occupazione in Ataf a seguito della scelta di privatizzazione.
Se non ritiene di attivarsi – alla luce degli importanti risvolti
che tale scelta potrà avere - al fine di fare chiarezza su quanto
avvenuto e deciso lo scorso 10 gennaio in assemblea dei soci di Ataf e
in particolare se quanto deciso nella medesima risulti o meno valido
alla luce dei patti parasociali riguardanti Ataf stessa.
I Consiglieri
Monica Sgherri
Mauro Romanelli
Seconda interrogazione:
Firenze, 18 gennaio 2012
OGG: Interrogazione Orale Urgente in merito “agli
esiti delle conferenze provinciali dei servizi minimi sul trasporto
pubblico locale su gomma e ai criteri di razionalizzazione del
medesimo”.
Preso atto
Che – secondo anche quanto confermato dall’assessore
regionale ai trasporti – prosegue l’iter per definire la
razionalizzazione della rete di trasporto pubblico locale su gomma nella
nostra regione e per giungere entro il 2012 ad un’azienda unica
regionale di trasporto pubblico su gomma e alla realizzazione della gara
unica regionale di affidamento del trasporto pubblico locale medesimo.
Che, in quest’ambito è stato pubblicato lo scorso 24
dicembre sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea l’avviso di pre
informazione della gara medesima, passaggio necessario al fine di
bandire una gara pubblica di portata europea
Che – a quanto appreso– si andrebbe, nell’ambito della suddetta
revisione della rete, verso una riduzione dei chilometri totali serviti
dal t.p.l a cui appunto dovrebbe provare a rispondere la
razionalizzazione ottenuta con la costruzione di una nuova rete
regionale unica di trasporto
Che – a quanto appreso - si sono concluse recentemente le
conferenze provinciali dei servizi minimi sul T.P.L. con le quali le
province – di concerto con i comuni - sono chiamate a indicare le
necessità territoriali in merito al suddetto ridisegno e
razionalizzazione della rete di trasporto su gomma; conferenze
provinciali a cui seguirà una Conferenza Regionale in cui dovrebbero
essere portati a sintesi i progetti di rete provinciale
Considerato
che la razionalizzazione – riorganizzazione dei servizi di
trasporto pubblico locale va a riguardare inevitabilmente un diritto
primario per i cittadini come quello alla mobilità, indispensabile per
l’effettivo esercizio di diritti altrettanto primari come quello alla
salute, studio, lavoro.
Sono ad interrogare la Giunta Regionale per sapere
Se non ritenga opportuno fornire dettagliata informazione in merito agli esiti delle conferenze provinciali dei servizi minimi
Ed in particolare:
Quale sia l’entità della riduzione di chilometraggio servito dal
t.p.l che emerge dagli esiti delle conferenze provinciali dei servizi
minimi, quali criteri siano stati seguiti per stabilire la riduzione del
chilometraggio medesimo e di conseguenza quali i criteri di
riorganizzazione del servizio
Se, in merito alla suddetta riduzione del chilometraggio e ai
criteri seguiti per configurare la nuova rete siano state – e in che
modo – salvaguardate le corse in particolare rivolte a lavoratori
pendolari, studenti e fruitori di trasporto al fine di accesso a servizi
sanitari.
Se emergano dalla medesima riorganizzazione casi di località
rispetto alle quali siano completamente scomparse corse in orari
fondamentali per cittadini lavoratori pendolari e studenti e, in caso
affermativo, quali siano i correttivi che si intende apportare.
La Consigliera
Monica Sgherri
Terza interrogazione:
Firenze, 18 gennaio 2011
OGG: Interrogazione Orale Urgente in merito“alla
soppressione del sistema tariffario integrato urbano – extra urbano per
quanto riguarda il trasporto pubblico su gomma nell’area fiorentina e
alla razionalizzazione del sistema stesso nell’area medesima”
Appreso
che nell’ambito della Conferenza provinciale fiorentina dei
servizi di trasporto pubblico locale su gomma è stato elaborato un
progetto che prevede la configurazione, per quanto riguarda la città di
Firenze, di undici nodi di interscambio fra linee urbane ed extra urbane
e che tale configurazione comporterebbe una riduzione di chilometraggio
– e conseguenti risparmi economici – dovuta al venir meno della
sovrapposizione delle linee urbane ed extra urbane medesime,
sovrapposizione ad fino ad oggi in atto con la presenza di un unico nodo
capolinea per entrambe le tipologie di linea presso l’area di Santa
Maria Novella.
Considerato
Che tale riorganizzazione rischia di comportare maggiori disagi
per gli utenti a causa del numero maggiore di cambi di mezzo di
trasporto (fra urbano ed extra urbano) da effettuare nell’ambito del
trasporto da e per Firenze
Che tali disagi possono essere calmierati sia con una aumentata
qualità – in termini di frequenza e di tempi d’attesa delle corse – del
servizio di trasporto pubblico su gomma conseguente alla
riorganizzazione nonché, per le linee e per le fasce orarie di maggior
utilizzo (in particolare per lavoratori e studenti pendolari) con il
mantenimento del nodo capolinea presso Santa Maria Novella anche per le
linee extraurbane e, in generale, con un non aggravio di costi per i
fruitori del servizio.
Ricordato
Che da gennaio 2012 è stato soppresso, per l’area fiorentina, il
sistema tariffario integrato urbano – extra urbano, quindi la
possibilità di utilizzare uno stesso abbonamento per i mezzi di
trasporto di Ataf e delle altre aziende di trasporto extra urbane
nell’area comunale ed extra urbana
Che, senza correttivi del caso, tale soppressione avrebbe evidenti
pesanti conseguenze economiche per gli usufruitori dell’attuale
abbonamento, costringendoli a dover sostenere gli oneri di un ulteriore
abbonamento
Che, per quanto riguarda le tratte in sovrapposizione,
l’integrazione tariffaria annuale sopra citata sarebbe sostituita per il
2012 con abbonamenti mensili. Mensili che per loro natura hanno un
costo superiore all’annuale in rapporto alle singole mensilità. In
merito alla differenza di costo – a quanto appreso - non è chiaro se
andrà interamente imputata ai cittadini o sarà del tutto o in parte a
carico dei comuni.
Sono ad interrogare la Giunta Regionale
Per sapere
Se non ritiene di attivarsi – nei limiti delle proprie competenze –
al fine contribuire a far sì che venga mantenuto per le fasce orarie di
maggior utilizzo l’arrivo delle linee extra urbane presso il nodo
capolinea di Santa Maria Novella, al fine di ridurre – in particolare
per lavoratori e studenti pendolari – i disagi per i fruitori del
servizio.
Se non reputi contraddittorio - nell’ambito di una
riorganizzazione e razionalizzazione del servizio che comporterà una
riduzione delle linee, fra cui quelle in sovrapposizione - non garantire
più l’integrazione tariffaria.
Se non ritiene quindi opportuno attivarsi, nei limiti delle proprie
competenze – affinché non vengano pregiudicati gli obbiettivi
qualitativi della riorganizzazione del servizio di t.p.l nell’ambito
provinciale – per il ripristino del sistema di integrazione tariffaria
urbana – extraurbana.
Se, come sarebbe auspicabile, risulti effettivamente possibile
continuare ad utilizzare – per i cittadini abilitati - nel 2012 il
titolo di viaggio urbano anche su mezzi extra urbani per le tratte
ricomprese nel territorio comunale di Firenze.
La Consigliera
Monica Sgherri
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