martedì 24 gennaio 2012

Trasporto pubblico locale su gomma e privatizzazione ATAF. Tre interrogazioni di “Federazione della Sinistra – Verdi”.

Trasporto pubblico locale su gomma e privatizzazione ATAF. Tre interrogazioni di “Federazione della Sinistra – Verdi”. Sgherri:”necessaria la massima chiarezza, in gioco diritti fondamentali per cittadini, pendolari, e lavoratori del settore”.


Firenze, 19 gennaio. Trasporto pubblico locale su gomma in Toscana. Tre interrogazioni sul tema presentate alla Giunta Regionale dai consiglieri del Gruppo Consiliare “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale, interrogazioni che affrontano il tema a tutto campo: la prima – a firma dei tre consiglieri del Gruppo, prima firmataria la capogruppo Sgherri – affronta il tema del processo di privatizzazione di Ataf, le altre due interrogazioni – presentate dalla Capogruppo Sgherri – rispettivamente gli esiti delle conferenze provinciali su servizi minimi del t.p.l e la questione della soppressione dell’integrazione tariffaria urbana extra urbana nell’area fiorentina nonché il ridisegno della rete. La vicenda Ataf – afferma Monica Sgherri,  è estremamente delicata ed è necessario che la Regione non sia attore passivo bensì si attivi per fare chiarezza sui numerosi aspetti e questioni che pone: dai risvolti che l’accelerazione imposta dal Comune di Firenze al processo di privatizzazione potrà avere per quanto riguarda la futura azienda unica di trasporto regionale su gomma, con il rischio che il privato entri con pochi spiccioli in Ataf (gravata da deficit di bilancio) e poi si trovi bellamente come partner nella futura azienda regionale (una volta che ne faccia parte anche Ataf) che avrà certamente valore maggiore. Inoltre, vi è da fare chiarezza su come si è giunti alla decisione del via alla privatizzazione in assemblea dei soci: poteva il Comune di Firenze – il solo d’accordo con la privatizzazione prima dello svolgimento della gara unica regionale – imporre agli altri comuni questa decisione o i patti parasociali imponevano percentuali di quote societarie maggiori rispetto a quelle da esso detenute, per poter arrivare a tale decisione ? Ed inoltre, a fronte della non condivisione degli altri comuni soci pubblici di Ataf a procedere nella privatizzazione prima della nascita della azienda unica regionale, non è inopportuno proseguire in questa direzione ? Senza dimenticare il concreto della privatizzazione: gli effetti su utenti pendolari e lavoratori di Ataf. Le altre interrogazioni: una riguarda la soppressione dell’integrazione tariffaria urbana – extra urbana nell’area fiorentina: nel momento in cui si va a razionalizzare la rete di trasporto e si riducono le corse, ed è la domanda di fondo che si pone l’interrogazione, non è contraddittorio togliere anche l’integrazione, quindi esporre gli utenti, oltre ai disagi, ad un ulteriore aggravio di costi ? Infine, nell’altra interrogazione – prosegue Sgherri - ho focalizzato l’attenzione sugli esiti delle conferenze provinciali dei servizi minimi, chiamate a dare indicazioni sul ridisegno - razionalizzazione della rete di trasporto pubblico e le relative economie: è necessario capirne approfonditamente i criteri al fine di escludere – a fronte di riduzione di chilometraggio – disagi in particolare per i pendolari e escludere che la riorganizzazione non produca casi di località per le quali vengano tagliate in toto corse in orari fondamentali per studenti e pendolari. Insomma, conclude Sgherri, chiarezza a tutto campo su un tema centrale per la fruizione di diritti fondamentali dei cittadini nonché per la salvaguardia dei lavoratori del settore.

Di seguito il testo delle tre interrogazioni:
Prima interrogazione:

 Firenze, 18 gennaio 2012

OGG: Interrogazione Orale Urgente in merito  al processo di privatizzazione dell’azienda di trasporto pubblico ATAF e ai risvolti che esso potrà avere in merito alla futura azienda unica regionale di trasporto pubblico su gomma e alla gara unica di affidamento a livello regionale”

 

Premesso

 Che il diritto alla mobilità rappresenta elemento fondamentale l’effettiva fruizione ed esercizio di diritti fondamentali dei cittadini quali l’accesso al lavoro, studio, salute, ecc. Diritto che si rende effettivamente esigibile tramite la presenza di un servizio di trasporto pubblico locale adeguato e di qualità.

Che il settore del trasporto pubblico locale ha subito – a seguito delle manovre finanziarie nazionali che si sono succedute nel corso degli ultimi anni e mesi – amplissimi e pesantissimi tagli ai trasferimenti finanziari da parte dello Stato alle regioni. Tagli che hanno fortemente messo in discussione il permanere di un servizio di trasporto adeguato alle esigenze dei cittadini in merito a un servizio essenziale, come sopra ricordato

Che, alla luce dei medesimi tagli e alla conseguenti necessità di una razionalizzazione e maggiore economicità che questi impongono la Regione Toscana ha, fra l’altro, avviato l’iter per giungere ad una azienda unica di trasporto regionale su gomma nonché per la realizzazione nel corso del 2012 della gara in lotto unico per l’affidamento del trasporto pubblico locale in Toscana.

Che, in quest’ambito, si sono da poco concluse le Conferenze provinciali dei Servizi minimi – in merito al trasporto pubblico locale su gomma – con le quali le Province, di concerto con i Comuni, sono chiamate a definire quali linee e servizi di trasporto dovranno essere mantenuti e garantiti per gli anni futuri in Toscana, Conferenze a cui seguirà una Conferenza Regionale sugli stessi temi

Che il 24 dicembre scorso è stata pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea l’avviso di pre informazione della gara unica regionale in questione e il proseguo del suo iter prevede per il 1 marzo prossimo l’avvio delle procedure di aggiudicazione e, dopo successivi passaggi, la pubblicazione del bando di partecipazione alla gara e il suo svolgimento, che si dovrebbe concludere entro il 2012.

 

Considerato

Che il Comune di Firenze – con votazione della Giunta Comunale del 30 novembre 2011 e del Consiglio Comunale del 22 dicembre 2011 - ha proceduto a deliberare l’avvio della privatizzazione dell’azienda di trasporto pubblico ATAF

Che la suddetta scelta del Comune di Firenze ha visto una forte contrarietà di alcune forze politiche, sociali, e sindacali fra cui la CGIL, nonché di alcune amministrazioni locali e dei lavoratori dell’azienda.

Che nei giorni scorsi si è svolta l’assemblea dei soci di Ataf nella quale il solo Comune di Firenze si è espresso favorevolmente all’accelerazione del processo di privatizzazione di Ataf stessa, mentre i rappresentanti degli altri comuni soci hanno contestato l’accelerazione medesima, in particolare il voler procedere alla scelta di privatizzazione prima dello svolgimento della gara unica regionale per l’assegnazione del servizio di trasporto pubblico su gomma

Che – come sollevato anche sulla stampa – emergerebbero dubbi sulla validità della suddetta decisione assunta in assemblea dei soci di Ataf in quanto sostenuta dal solo Comune di Firenze – detentore dell’82 % delle quote societarie di Ataf – quando invece – secondo quanto stabilirebbero i patti parasociali – sarebbe stato necessario un assenso alla medesima decisione dei soci rappresentanti il 90 % delle quote societarie.

Che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea in data 17 gennaio u.s. il bando di gara europea per la privatizzazione del ramo di trasporto pubblico locale di Ataf.

 

Interroghiamo la Giunta Regionale per sapere

 Come si sia relazionata e quali iniziative abbia esperito nel merito della definizione della suddetta privatizzazione di Ataf, alla luce dei risvolti che tale scelta potrà avere per quanto riguarda la procedura di razionalizzazione e trasformazione del trasporto pubblico locale a livello regionale così come ricordato in premessa

Se non ritiene che – a seguito della attivata procedura di privatizzazione di Ataf – la presenza di un socio privato in una delle società più grandi che dovrebbero entrare a far parte dell’azienda unica di trasporto pubblico regionale possa condizionare – e in quali forme – la natura di svolgimento della gara unica e i suoi esiti

Se, al contrario, l’entrata di socio privato in una società come ATAF prima dello svolgimento della gara unica regionale e della nascita dell’azienda unica regionale – quindi con la presenza, nella futura azienda unica, di Ataf e quest’ultima con nella compagine societaria già presenti i privati – possa creare una situazione di indebito vantaggio economico per il socio privato medesimo viste le condizioni societarie tutt’affatto diverse fra quella di Ataf attuale e quella della futura società unica medesima

Anche alla luce delle preoccupazioni espresse da lavoratori, sindacati, lavoratori, ecc. quali garanzie sussistano per il mantenimento di adeguati standard di servizio e di tutela dell’occupazione in Ataf a seguito della scelta di privatizzazione.

Se non ritiene di attivarsi – alla luce degli importanti risvolti che tale scelta potrà avere - al fine di fare chiarezza su quanto avvenuto e deciso lo scorso 10 gennaio in assemblea dei soci di Ataf e in particolare se quanto deciso nella medesima risulti o meno valido alla luce dei patti parasociali riguardanti Ataf stessa.

 
I Consiglieri

Monica Sgherri
Paolo Marini
 
Mauro Romanelli

 

Seconda interrogazione:

 

Firenze, 18 gennaio 2012

 
OGG: Interrogazione Orale Urgente in merito “agli esiti delle conferenze provinciali dei servizi minimi sul trasporto pubblico locale su gomma e ai criteri di razionalizzazione del medesimo”.


Preso atto

Che – secondo anche quanto confermato dall’assessore regionale ai trasporti – prosegue l’iter per definire la razionalizzazione della rete di trasporto pubblico locale su gomma nella nostra regione e per giungere entro il 2012 ad un’azienda unica regionale di trasporto pubblico su gomma e alla realizzazione della gara unica regionale di affidamento del trasporto pubblico locale medesimo.

Che, in quest’ambito è stato pubblicato lo scorso 24 dicembre sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea l’avviso di pre informazione della gara medesima, passaggio necessario al fine di bandire una gara pubblica di portata europea

 

Che – a quanto appreso– si andrebbe, nell’ambito della suddetta revisione della rete, verso una riduzione dei chilometri totali serviti dal t.p.l a cui appunto dovrebbe provare a rispondere la razionalizzazione ottenuta con la costruzione di una nuova rete regionale unica di trasporto

 

Che – a quanto appreso - si sono concluse recentemente le conferenze provinciali dei servizi minimi sul T.P.L. con le quali le province – di concerto con i comuni - sono chiamate a indicare le necessità territoriali in merito al suddetto ridisegno e razionalizzazione della rete di trasporto su gomma; conferenze provinciali a cui seguirà una Conferenza Regionale in cui dovrebbero essere portati a sintesi i progetti di rete provinciale

 

Considerato

 

che la razionalizzazione – riorganizzazione dei servizi di trasporto pubblico locale va a riguardare inevitabilmente un diritto primario per i cittadini come quello alla mobilità, indispensabile per l’effettivo esercizio di diritti altrettanto primari come quello alla salute, studio, lavoro.

 

Sono ad interrogare la Giunta Regionale per sapere

 

Se non ritenga opportuno fornire dettagliata informazione in merito agli esiti delle conferenze provinciali dei servizi minimi

Ed in particolare:

Quale sia l’entità della riduzione di chilometraggio servito dal t.p.l che emerge dagli esiti delle conferenze provinciali dei servizi minimi, quali criteri siano stati seguiti per stabilire la riduzione del chilometraggio medesimo e di conseguenza quali i criteri di riorganizzazione del servizio

Se, in merito alla suddetta riduzione del chilometraggio e ai criteri seguiti per configurare la nuova rete siano state – e in che modo – salvaguardate le corse in particolare rivolte a lavoratori pendolari, studenti e fruitori di trasporto al fine di accesso a servizi sanitari. 

 
Se emergano dalla medesima riorganizzazione casi di località rispetto alle quali siano completamente scomparse corse in orari fondamentali per cittadini lavoratori pendolari e studenti e, in caso affermativo, quali siano i correttivi che si intende apportare.

 
La Consigliera

 
Monica Sgherri

 

 

Terza interrogazione:

 
Firenze, 18 gennaio 2011

 
OGG: Interrogazione Orale Urgente in merito“alla soppressione del sistema tariffario integrato urbano – extra urbano per quanto riguarda il trasporto pubblico su gomma nell’area fiorentina e alla razionalizzazione del sistema stesso nell’area medesima”

 

Appreso

 che nell’ambito della Conferenza provinciale fiorentina dei servizi di trasporto pubblico locale su gomma è stato elaborato un progetto che prevede la configurazione, per quanto riguarda la città di Firenze, di undici nodi di interscambio fra linee urbane ed extra urbane e che tale configurazione comporterebbe una riduzione di chilometraggio – e conseguenti risparmi economici – dovuta al venir meno della sovrapposizione delle linee urbane ed extra urbane medesime, sovrapposizione ad fino ad oggi in atto con la presenza di un unico nodo capolinea per entrambe le tipologie di linea presso l’area di Santa Maria Novella. 

 

Considerato

 Che tale riorganizzazione rischia di comportare maggiori disagi per gli utenti a causa del numero maggiore di cambi di mezzo di trasporto (fra urbano ed extra urbano) da effettuare nell’ambito del trasporto da e per Firenze

Che tali disagi possono essere calmierati sia con una aumentata qualità – in termini di frequenza e di tempi d’attesa delle corse – del servizio di trasporto pubblico su gomma conseguente alla riorganizzazione nonché, per le linee e per le fasce orarie di maggior utilizzo (in particolare per lavoratori e studenti pendolari) con il mantenimento del nodo capolinea presso Santa Maria Novella anche per le linee extraurbane e, in generale, con un non aggravio di costi per i fruitori del servizio.

 

Ricordato

 
Che da gennaio 2012 è stato soppresso, per l’area fiorentina, il sistema tariffario integrato urbano – extra urbano, quindi la possibilità di utilizzare uno stesso abbonamento per i mezzi di trasporto di Ataf e delle altre aziende di trasporto extra urbane nell’area comunale ed extra urbana

Che, senza correttivi del caso, tale soppressione avrebbe evidenti pesanti conseguenze economiche per gli usufruitori dell’attuale abbonamento, costringendoli a dover sostenere gli oneri di un ulteriore abbonamento

Che, per quanto riguarda le tratte in sovrapposizione, l’integrazione tariffaria annuale sopra citata sarebbe sostituita per il 2012 con abbonamenti mensili. Mensili che per loro natura hanno un costo superiore all’annuale in rapporto alle singole mensilità. In merito alla differenza di costo – a quanto appreso - non è chiaro se andrà interamente imputata ai cittadini o sarà del tutto o in parte a carico dei comuni.

 

Sono ad interrogare la Giunta Regionale

Per sapere

Se non ritiene di attivarsi – nei limiti delle proprie competenze – al fine contribuire a far sì che venga mantenuto per le fasce orarie di maggior utilizzo l’arrivo delle linee extra urbane presso il nodo capolinea di Santa Maria Novella, al fine di ridurre – in particolare per lavoratori e studenti pendolari – i disagi per i fruitori del servizio.

 Se non reputi contraddittorio - nell’ambito di una riorganizzazione e razionalizzazione del servizio che comporterà una riduzione delle linee, fra cui quelle in sovrapposizione - non garantire più l’integrazione tariffaria.

 
Se non ritiene quindi opportuno attivarsi, nei limiti delle proprie competenze – affinché non vengano pregiudicati gli obbiettivi qualitativi della riorganizzazione del servizio di t.p.l nell’ambito provinciale – per il ripristino del sistema di integrazione tariffaria urbana – extraurbana.

Se, come sarebbe auspicabile, risulti effettivamente possibile continuare ad utilizzare – per i cittadini abilitati - nel 2012 il titolo di viaggio urbano anche su mezzi extra urbani per le tratte ricomprese nel territorio comunale di Firenze.

 
La Consigliera

 
Monica Sgherri

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