UNIONE INQUILINI - SUNIA – SICET - UNIAT
COMUNICATO STAMPA
NIENTE RIMPASTI PER LA CASA!!
L’ASSESSORE CANTU’ DEVE RIMANERE AL SUO POSTO.
Per
noi che abbiamo collaborato con la consueta libertà di idee e volontà
di confronto (che è diventato anche scontro e critica dura a fronte dei
ritardi dell'amministrazione comunale) risulta fastidiosa la
dichiarazione di fiducia del Sindaco nei confronti di un assessore
fortemente voluto (è vero) ma non efficacemente sostenuto quando si sono
moltiplicati i contrasti in merito alle politiche sull’abitare,
politiche discusse e condivise con i sindacati-casa, per fronteggiare la
crisi gravissima causata dall’assenza di assessori al sociale e alla
casa per tutto il 2009, proprio nel periodo di scatenamento della
peggior crisi economica dal ’29, per superare la quale occorreva la
massima coesione e collegialità, non certo il boicottaggio.
Perché
altrimenti come si spiega che molti impegni presi da Cantù nella quinta
commissione comunale aperta alle forze sociali per discutere sulle
misure da prendere per affrontare l'emergenza sfollati (uso urgente di
tutte le risorse pubbliche in condizioni di discreta abitabilità, ex
scuole, ex caserme, ex ASL e in estrema congiuntura abitazioni
prefabbricate a disposizione della protezione civile) non hanno avuto
seguito nonostante il buon lavoro degli uffici casa e l’impegno
dell'assessore?
È evidente che qualcuno ha osteggiato le proposte sull’emergenza abitativa.
Ci
sembra che la linea prevalente nell'amministrazione sia una scelta di
continuità, delegando la soluzione al problema casa alla
cementificazione dei privati, linea che ha prodotto le costruzioni
impreviste a Porta a Mare, il raddoppio di Salviano 2, le costruzioni
dietro alle Terme del Corallo o quelle dell'area della Dogana Vecchia,
di cui certo non si sentiva il bisogno; tale scelta non è coerente con
le politiche proposte dai sindacati-casa che chiedono di puntare sul
recupero di strutture esistenti e pubbliche modificandone l’utilizzo,
senza sprechi di suolo.
L’abitare
sociale così come è progettato, non è utile né efficace. Inutile
immettere sul mercato nuova edilizia agevolata privata, con qualche
briciola a prezzi sostenibili per un tempo limitato, quando abbiamo una
grande eccedenza di appartamenti tenuti vuoti o affittati al nero, a
prezzi non più sostenibili per le malconce finanze delle famiglie
residenti.
Patrimonio
sfitto che il governo Monti non colpisce, non distinguendo neppure tra
le abitazioni affittate a canone concordato e quelle a mercato libero.
La
distanza tra i fatti concreti della vita reale: licenziamenti, sfratti e
bambini sfollati, ben presente a chi è impegnato sul campo, e le scelte
di una politica politicante, rischia di trascinare nel proprio
discredito anche la democrazia. Chiediamo con forza un confronto tra
soggetti sindacali, Assessore, Sindaco e Capogruppi per un chiarimento
necessario e urgente.
Basta
con dimissioni pilotate e mascherate da motivi marginali. Il tema casa è
troppo serio per questo gioco al massacro. Urge avere un elenco
completo delle proprietà dismesse di tutti gli enti pubblici civili e
militari per individuare altre strutture idonee per alloggi di soccorso,
è necessario completare l’intervento all’ex Lamarmora e procedere
all’acquisizione dell’ex Del Fante, creando ricadute solidali
nell’attuazione dei piani di recupero.
Ci
sono situazioni urgenti da affrontare e risolvere: non è un buon
momento per ennesimi rimpasti di giunta. Per quanto possa essere
faticoso e frustrante il suo lavoro, Cantù deve rimanere al suo posto e
aprire un dibattito trasparente sulle divergenze politiche interne in
materia di politiche casa. Non possiamo perdere tempo prezioso, ne
distrarci dal problema fondamentale. E’ essenziale riprendere il
controllo sulla situazione esplosiva degli sfratti generati dalla crisi e
dalla perdita del lavoro, costruendo una politica cittadina unitaria e
solidale con i lavoratori precari, che induca con opportune manovre
fiscali i poteri forti a mettere sul mercato dell’affitto, a canoni
sostenibili, una parte delle 6000 case sfitte.
Daria Faggi – Unione Inquilini.
Giancarlo Braccini – Sunia.
Geremia Merlone – Sicet.
Roberto
Vivaldi – Uniat
Livorno
24 aprile 2012
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