Gli stipendi italiani tra i più bassi d’Europa.26.04.12L’Ocse conferma che i salari italiani sono fra i più bassi d’Europa. Nella classifica stilata dall’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, gli stipendi italiani sono al 23esimo (lo scorso anno erano al 22esimo) posto su 34, dietro a Spagna, Irlanda e a tutta l’Europa che conta. Ieri l’Istat aveva fornito i dati sull’occupazione: a marzo la forbice tra l’aumento delle retribuzioni contrattuali orarie (+1,2%) e il livello d’inflazione (+3,3%), su base annua, tocca una differenza di 2,1 punti percentuali, che rappresenta il divario più alto dall’agosto del 1995 quando era pari al 2,4%. Le retribuzioni contrattuali orarie, peraltro, a marzo sono rimaste ferme rispetto a febbraio e salgono dell’1,2% su base annua. Leggi tutto Landini: «Mobilitazione se passa la riforma»26.04.12Liberazione fa più che mai rima con lavoro quest'anno, anche se alla festa a esso dedicata mancano ancora sei giorni. Se dovesse passare la legge di riforma sul mercato del lavoro, la Fiom è pronta a mettere in campo «tutte le iniziative necessarie, compreso il referendum abrogativo». Ad affermarlo è stato il segretario della Fiom, Maurizio Landini, che ha partecipato alla celebrazione della Festa della Liberazionea Monte Sole di Marzabotto. Come spesso avviene, più radicale sulla questione la posizione del sindacato dei metalmeccanici rispetto a quella della Cgil. Leggi tutto Sessantasette anni fa, in questa piazza...di Giuliano Pisapia - 26.04.12Sessantasette anni fa, in questa piazza, Milano ha ritrovato la libertà. Oggi, qui, noi vogliamo ritrovare la fiducia e la speranza per guardare insieme al futuro. La rivolta, a Milano, era partita già un giorno prima: a Niguarda la liberazione era già arrivata il 24 di aprile. Il comandante Sandro Pertini aveva proclamato lo sciopero generale e tutta la città, il 25 aprile, era pronta a rialzare la testa. Gli operai nelle fabbriche, gli studenti e i professori nelle università, le donne e gli uomini in tutta la città. Alle due di un pomeriggio piovoso, carico di angoscia e di attesa, le brigate partigiane sono entrate in piazza del Duomo.Milano e l’Italia, non aspettavano altro che liberare nostra città e il Paese intero. Leggi tutto «A Le Pen è andato il voto di chi si sente abbandonato»di Anna Maria Merlo - 26.04.12Parla Dominique Vidal, storico ed esperto di destre europee. Il 18% di Marine Le Pen continua a far discutere. E' stato un voto dovuto alla crisi, un grido di dolore oppure c'è un'adesione alle tesi estremiste, al nazionalismo e alla xenofobia? Ne discutiamo con Dominique Vidal, giornalista e storico, collaboratore de Le Monde Diplomatique, che di recente, assieme a Bernard Badie, ha curato l'edizione del 2012 de L'Etat du Monde (ed. La Découverte), dove ha pubblicato un articolo sulle «Destre estreme in Europa, strategie e identità. Leggi tutto La Francia contro Sarkozy, Merkel, Monti e… Napolitanodi Giorgio Cremaschi - 26.04.12Nonostante i filtri del palazzo e del sistema informativo italiano, il messaggio delle elezioni francesi è chiaro. Da sinistra e anche da destra si dice basta con l’Europa delle banche, della finanza e dell’austerità. E il sistema finanziario l’ha capito subito e ha automaticamente reagito facendo salire lo spread e calare le borse. Non sappiamo se alla fine la sinistra vincerà. Se dovesse succedere e se, cosa non scontata, Hollande dovesse mantenere i suoi programmi, si aprirebbe finalmente la crisi di quell’Europa che ci sta dissanguando. Leggi tutto Un soggetto non esclusivodi Alfonso Gianni - 26.04.12Non credo ci sia molto da aggiungere alla constatazione sulla insoddisfazione dei cittadini italiani rispetto all'offerta politica attualmente esistente. Più interessante sarebbe ritornare sull'analisi delle cause della attuale profondissima crisi della politica e, in essa e come causa principale della medesima, della sinistra. Si scoprirebbe facilmente che una delle ragioni di fondo sta nella separazione tra cultura e politica, che purtroppo è ben presente anche nel campo della sinistra radicale, assumendo varie forme, tra le quali indubbiamente l'idea che per tratteggiare un profilo ideale-politico-programmatico, ovvero un'identità definita e riconoscibile al di là della contingenza, basti semplicemente assemblare, o confederare, quello che c'è del ceto e delle idee politiche esistenti o sommare le rivendicazioni che già provengono dai movimenti o definire ottime regole democratiche di una discussione dai contorni però del tutto indefiniti. Ovvero che si tratti di raccogliere il già seminato. Leggi tutto Sul finanziamento dei partitidi Claudio Bazzocchi - 26.04.12Da lungo tempo ormai cerchiamo di mettere in guardia dall’azzardo della retorica antipartitica che è stata cavalcata imprudentemente anche a sinistra in Italia a partire da Occhetto, passando per Veltroni fino a Vendola. L’antipolitica travolge prima o poi chi crede di poterla cavalcare, poiché si rende immancabilmente ingovernabile lasciando tutti in balia di un incontrollabile risentimento popolare. Tale risentimento arriva in questi giorni a mettere in discussione la presenza stessa dei partiti nella democrazia italiana chiedendo la fine di qualsiasi finanziamento pubblico. Leggi tutto |
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