CONTRASTO A CRISI È NOSTRA RESISTENZA, STRATEGIA CRESCITA NOSTRA LOTTA DI LIBERAZIONE
lun 23 apr, 2012
L'altro ieri sono stati resi noti i dati nazionali sulla cassa integrazione: a marzo è andata malissimo. Anche in Toscana la crisi non molla e si sta mangiando 100 mila posti di lavoro, mentre crescono coloro che cercano un'occupazione senza trovare risposta. Le cose non miglioreranno per quest'anno, anzi, l'ulteriore stretta sui redditi e sul credito, con l'aumento di tasse e di tariffe, alimenterà recessione e incertezza.
Per la Toscana questa situazione potrebbe farci scivolare in una difficile recessione con il PIL stimabile fra il -1,6% e il -2%. Sappiamo bene che l'intervento su pensioni e su Mercato del Lavoro non migliorerà le cose. Restano quindi in tutto il loro dramma le vertenze che non trovano risposte e le altre che si aggiungeranno. Troppe infatti sono le aziende che non trovano ordini e credito, troppe le famiglie che perdono reddito, poche invece le risposte di politica industriale e per la crescita che vengono dal governo. Intanto i tagli e questa follia del patto di stabilità per le amministrazioni locali si stanno mangiando servizi e coesione sociale. Possiamo pensare qualunque cosa di questa stagione sindacale ma ciò che non possiamo fare è rinunciare a prendere l'iniziativa perché tutto ciò cambi. È infatti chiaro che senza una correzione di rotta le cose andranno peggio. Il contrasto alla crisi è quindi la nostra Resistenza e una strategia per la crescita la nostra lotta di Liberazione. Un compito difficile, una responsabilità enorme che viene mortificata ad ogni nuovo licenziamento, rigettata indietro dalla disperazione di chi lo subisce.
Eppure non dobbiamo rassegnarci. Il compito che ci è stato affidato, per quanto enorme, impallidisce di fronte a quello che si assunsero le donne e gli uomini che sfidarono il fascismo e 67 anni fa ci restituirono la democrazia.
È pensando a loro che vi auguro buon 25 aprile.
*Segretario Generale Cgil Toscana
Per la Toscana questa situazione potrebbe farci scivolare in una difficile recessione con il PIL stimabile fra il -1,6% e il -2%. Sappiamo bene che l'intervento su pensioni e su Mercato del Lavoro non migliorerà le cose. Restano quindi in tutto il loro dramma le vertenze che non trovano risposte e le altre che si aggiungeranno. Troppe infatti sono le aziende che non trovano ordini e credito, troppe le famiglie che perdono reddito, poche invece le risposte di politica industriale e per la crescita che vengono dal governo. Intanto i tagli e questa follia del patto di stabilità per le amministrazioni locali si stanno mangiando servizi e coesione sociale. Possiamo pensare qualunque cosa di questa stagione sindacale ma ciò che non possiamo fare è rinunciare a prendere l'iniziativa perché tutto ciò cambi. È infatti chiaro che senza una correzione di rotta le cose andranno peggio. Il contrasto alla crisi è quindi la nostra Resistenza e una strategia per la crescita la nostra lotta di Liberazione. Un compito difficile, una responsabilità enorme che viene mortificata ad ogni nuovo licenziamento, rigettata indietro dalla disperazione di chi lo subisce.
Eppure non dobbiamo rassegnarci. Il compito che ci è stato affidato, per quanto enorme, impallidisce di fronte a quello che si assunsero le donne e gli uomini che sfidarono il fascismo e 67 anni fa ci restituirono la democrazia.
È pensando a loro che vi auguro buon 25 aprile.
*Segretario Generale Cgil Toscana
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