martedì 24 aprile 2012

Ultime notizie su lavoro e sviluppo in Toscana


CONTRASTO A CRISI È NOSTRA RESISTENZA, STRATEGIA CRESCITA NOSTRA LOTTA DI LIBERAZIONE
lun 23 apr, 2012
Di: Alessio Gramolati*
L'altro ieri sono stati resi noti i dati nazionali sulla cassa integrazione: a marzo è andata malissimo. Anche in Toscana la crisi non molla e si sta mangiando 100 mila posti di lavoro, mentre crescono coloro che cercano un'occupazione senza trovare risposta. Le cose non miglioreranno per quest'anno, anzi, l'ulteriore stretta sui redditi e sul credito, con l'aumento di tasse e di tariffe, alimenterà recessione e incertezza.
Per la Toscana questa situazione potrebbe farci scivolare in una difficile recessione con il PIL stimabile fra il -1,6% e il -2%. Sappiamo bene che l'intervento su pensioni e su Mercato del Lavoro non migliorerà le cose. Restano quindi in tutto il loro dramma le vertenze che non trovano risposte e le altre che si aggiungeranno. Troppe infatti sono le aziende che non trovano ordini e credito, troppe le famiglie che perdono reddito, poche invece le risposte di politica industriale e per la crescita che vengono dal governo. Intanto i tagli e questa follia del patto di stabilità per le amministrazioni locali si stanno mangiando servizi e coesione sociale. Possiamo pensare qualunque cosa di questa stagione sindacale ma ciò che non possiamo fare è rinunciare a prendere l'iniziativa perché tutto ciò cambi. È infatti chiaro che senza una correzione di rotta le cose andranno peggio. Il contrasto alla crisi è quindi la nostra Resistenza e una strategia per la crescita la nostra lotta di Liberazione. Un compito difficile, una responsabilità enorme che viene mortificata ad ogni nuovo licenziamento, rigettata indietro dalla disperazione di chi lo subisce.
Eppure non dobbiamo rassegnarci. Il compito che ci è stato affidato, per quanto enorme, impallidisce di fronte a quello che si assunsero le donne e gli uomini che sfidarono il fascismo e 67 anni fa ci restituirono la democrazia.
È pensando a loro che vi auguro buon 25 aprile.
*Segretario Generale Cgil Toscana
FIDUCIA CONSUMATORI AL MINIMO STORICO. ISTAT: 'MAI COSI' GIU' DA GENNAIO 1996'
La crisi non molla presa. E la fiducia degli italiani crolla ai minimi storici. La fotografia mensile dell'Istat lascia poco spazio alle interpretazioni: la fiducia cala dai 96,3 punti di marzo agli attuali 89, la quota più bassa dal gennaio 1996, quando iniziarono le rilevazioni. Scendono tutte le componenti dal clima economico generale (da 85,4 a 72,1) al futuro (da 86,3 a 76,6) fino alla situazione corrente (da 102,6 a 96,7).

Insomma, i giudizi e le aspettative sull'andamento generale dell'economia italiana sono in forte peggioramento (i saldi diminuiscono rispettivamente da -111 a -127 e da -45 a -69), mentre aumenta significativamente il saldo delle risposte relative all'evoluzione futura della disoccupazione (da 88 a 106). A preoccupare gli italiani è soprattutto la situazione economica della famiglia (da -25 a -39) e la difficoltà a risparmiare (il saldo scende da -71 a -85). In calo i giudizi sulla convenienza all'acquisto di beni durevoli (da -84 a -100).

Spaventa la disoccupazione, mentre per quanto riguarda i prezzi al consumo, il saldo dei giudizi sulla dinamica degli ultimi 12 mesi è in lieve rialzo (da 89 a 91), mentre quello delle risposte relative alle aspettative future aumenta fortemente (da 33 a 50).

Il peggioramento del clima di fiducia dei consumatori registrato a livello nazionale è diffuso su tutto il territorio, senza eccezioni. A nord-ovest la fiducia scende da 96,4 a 90,5; nel nord-est da 98,4 a 88,8; al centro da 95,0 a 91,5; nel Mezzogiorno da 96,2 a 86,5. da repubblica.it
Notizia del: lun 23 apr, 2012

Nessun commento:

Posta un commento

ShareThis

Ultimo numero:

ViceVersa n.35

Post più popolari