COMUNICATO STAMPA
venerdì 27 aprile 2012
I Comitati Acqua Bene Comune
consegnano altre 600 adesioni alla campagna di obbedienza civile: “Abbiamo
detto basta al pagamento del profitto nella bolletta dell'acqua nel pieno
rispetto del referendum”
I Comitati Acqua Bene Comune
promotori dei referendum sull’acqua del 12 e 13 giugno hanno consegnato
all’Acquedotto del Fiora SpA altre 600 adesioni dei cittadini alla Campagna di
Obbedienza Civile promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua. A 10
mesi dallo straordinario risultato del referendum per
l'acqua bene comune
la situazione è
ancora in alto
mare e sono
sempre di più
i cittadini che,
con il supporto dei Comitati territoriali, stanno
presentando un reclamo al gestore per
chiedere di adeguare la tariffa al
risultato del referendum del 12 e
13 giugno. Molte le adesioni da
parte di condomini e di esercenti attività economiche.
“Abbiamo iniziato ad autoridurci le bollette decurtando la quota di
profitto abolita dal
secondo quesito referendario, ovvero
il 15,9% sul
totale dell’importo – spiega
Andrea Borgna, portavoce del Comitato Senese
– e in caso
di un’indebita applicazione di more,
porteremo il contenzioso dinanzi al Giudice di Pace, sicuri
di avere la
legge dalla nostra
parte”.
Riteniamo giuridicamente
inconsistenti le repliche dell’Acquedotto del Fiora SpA inviate ai cittadini in
cui si dice che la tariffa applicata è stata regolarmente determinata
dall’Autorità D’Ambito e votata a maggioranza dai Sindaci nell’assemblea n.9
del 25 novembre 2011.
Significa che i Sindaci di Siena, Grosseto e provincia in data successiva al referendum hanno votato un Piano d’Ambito che
non
tiene
conto
di quanto
stabilito
dal
voto
referendario,
scegliendo
di
tradire la volontà di 26 milioni di cittadini avallando l’indebito profitto dei partner privati. É gravissimo che nella delibera finale i Sindaci
dichiarino la loro incapacità di formulare un piano economico che tenga conto del nuovo scenario disegnato dal voto popolare, dalla sentenza della Corte Costituzionale (n°26/2011) nella
quale si conferma che la normativa è "immediatamente applicabile" e dal Decreto Presidenziale n° 116 e che optino quindi per ignorarli tutti in blocco.
Accogliamo con soddisfazione che alcuni consigli
comunali, tra cui ci risultano i comuni di Monterotondo, Castellazzara,
Scansano, Grosseto, Colle di Val d’Elsa, Casole, Sovicille, abbiano assunto
delle mozioni che ribadiscono la necessità di dare attuazione all’esito
referendario abrogando la remunerazione del capitale. Invitiamo i Sindaci a
coordinarsi per intraprendere delle iniziative concrete e mettere in pratica la
volontà di 26 milioni di cittadini.
I cittadini “obbedienti” che vorranno applicare il referendum e cancellare il profitto dalla bolletta dell’acqua possono consultare il sito www.obbedienzacivile.it dove troveranno l’elenco degli
sportelli informativi nel proprio comune. Perché, come diciamo da tempo, si scrive acqua ma si legge democrazia!
Comitato Senese Acqua Bene Comune
Comitato Acqua Bene Comune Grosseto Amiata Val d'Orcia
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