domenica 1 gennaio 2012

Disobbedire all'appello di Napolitano




Disobbedire all'appello di Napolitano


Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - quale supremo garante delle banche e dei capitalisti - ha cercato di convincere milioni di lavoratori che gli intollerabili sacrifici imposti da Monti e dalla BCE assicureranno loro un futuro migliore. E che quindi vanno subìti in silenzio. Disgraziatamente, è lo stesso messaggio a reti unificate che ogni giorno i lavoratori si sentono propinare da trent'anni e che li ha condotti all'attuale catastrofe sociale. La verità è che Napolitano cerca di sorreggere col proprio falso “prestigio” di salvatore della patria il governo della Confindustria e delle banche: un governo condannato alla caduta di consenso, sullo sfondo di una crisi senza sbocco.
Disobbedire all'appello presidenziale alla rassegnazione sociale, ritrovare la fiducia nella propria forza, ribellarsi alla dittatura degli industriali e dei banchieri, è la condizione decisiva perché il mondo del lavoro possa risalire la china e costruire un'altra società e un altro futuro.


Partito Comunista dei Lavoratori


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