giovedì 28 luglio 2011

Lettera aperta al presidente Andrea Barducci ed ai sindaci dei comuni della Provincia di Firenze

Lettera aperta al presidente Andrea Barducci ed ai sindaci dei comuni della Provincia di Firenze

Gli enti locali Toscana subiranno tra il 2011 e il 2014 tagli ai trasferimenti per un totale di 473 milioni di euro. A questi tagli si aggiungono le norme limitative delle assunzioni di personale e dei rinnovi contrattuali.
Cresce così il sospetto che il governo attui un vero e proprio “trasferimento di impopolarità” dal centro alla periferia. Gli enti locali saranno costretti a scegliere fra tagliare i servizi o aumentarne le tariffe a scapito delle fasce economicamente più svantaggiate della popolazione.
Su questi temi, credo sia necessaria una mobilitazione ampia, a partire dai sindaci della provincia e dal suo presidente contrastare una manovra finanziaria così penalizzante per gli enti locali e per i cittadini.
Rifondazione comunista e la Federazione della Sinistra sono disponibili a contribuire a questa mobilitazione.
La redazione dei bilanci di previsione 2012 sarà una prima occasione per contrastare gli effetti della manovra e avviare una riflessione ampia su alcuni punti che intendiamo portare alla discussione:
attuare misure di “rigore sociale”, introducendo o rafforzando a livello comunale criteri di equità e progressività nei tributi e nelle tariffe;
stabilire un “paniere” di servizi (assistenza sociale, integrazione al reddito, diritto allo studio, servizi all’infanzia, contributi all’affitto, non autosufficienza, servizi agli anziani) i cui stanziamenti non siano diminuiti;
garantire il diritto alla mobilità attraverso una gestione pubblica del trasporto locale, mantenendo i collegamenti che rivestono forte valore sociale;
ripensare il ricorso al cosiddetto “project financing”, rafforzando le reali finalità pubbliche delle opere;
riconsiderare i piani delle grandi opere previste sul territorio della Provincia di Firenze, in particolare nella piana fiorentina, subordinandone la realizzazione a criteri di utilità, economicità, effetti sull’ambiente e sulla salute;
attuare politiche sui beni comuni, a partire dalla gestione dei servizi idrici integrati, in linea con il risultato del referendum del 12 e 13 giugno.
Le scelte che ci stanno di fronte sono essenzialmente politiche, non semplicemente tecnico-contabili. Gli amministratori locali sono di fronte a un bivio: o si limitano a svolgere il compito dettato dal governo o si riappropriano del loro ruolo fondamentale di base democratica dello Stato e di rappresentanza dei bisogni dei cittadini!
Nel secondo caso non potremmo che assicurare la nostra disponibilità!

Andrea Malpezzi, segretario provinciale PRC

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