Lettera aperta al presidente Andrea Barducci ed ai sindaci dei comuni della Provincia di Firenze
Gli enti locali Toscana subiranno tra il 2011 e il 2014 tagli ai trasferimenti per un totale di 473 milioni di euro. A questi tagli si aggiungono le norme limitative delle assunzioni di personale e dei rinnovi contrattuali.
Cresce così il sospetto che il governo attui un vero e proprio “trasferimento di impopolarità” dal centro alla periferia. Gli enti locali saranno costretti a scegliere fra tagliare i servizi o aumentarne le tariffe a scapito delle fasce economicamente più svantaggiate della popolazione.
Su questi temi, credo sia necessaria una mobilitazione ampia, a partire dai sindaci della provincia e dal suo presidente contrastare una manovra finanziaria così penalizzante per gli enti locali e per i cittadini.
Rifondazione comunista e la Federazione della Sinistra sono disponibili a contribuire a questa mobilitazione.
La redazione dei bilanci di previsione 2012 sarà una prima occasione per contrastare gli effetti della manovra e avviare una riflessione ampia su alcuni punti che intendiamo portare alla discussione:
attuare misure di “rigore sociale”, introducendo o rafforzando a livello comunale criteri di equità e progressività nei tributi e nelle tariffe;
stabilire un “paniere” di servizi (assistenza sociale, integrazione al reddito, diritto allo studio, servizi all’infanzia, contributi all’affitto, non autosufficienza, servizi agli anziani) i cui stanziamenti non siano diminuiti;
garantire il diritto alla mobilità attraverso una gestione pubblica del trasporto locale, mantenendo i collegamenti che rivestono forte valore sociale;
ripensare il ricorso al cosiddetto “project financing”, rafforzando le reali finalità pubbliche delle opere;
riconsiderare i piani delle grandi opere previste sul territorio della Provincia di Firenze, in particolare nella piana fiorentina, subordinandone la realizzazione a criteri di utilità, economicità, effetti sull’ambiente e sulla salute;
attuare politiche sui beni comuni, a partire dalla gestione dei servizi idrici integrati, in linea con il risultato del referendum del 12 e 13 giugno.
Le scelte che ci stanno di fronte sono essenzialmente politiche, non semplicemente tecnico-contabili. Gli amministratori locali sono di fronte a un bivio: o si limitano a svolgere il compito dettato dal governo o si riappropriano del loro ruolo fondamentale di base democratica dello Stato e di rappresentanza dei bisogni dei cittadini!
Nel secondo caso non potremmo che assicurare la nostra disponibilità!
Andrea Malpezzi, segretario provinciale PRC
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